Fusco Perrella/ nessun ringraziamento da Frattura al Consiglio che ha permesso l’entrata in vigore della Legge su Soccorso Alpino

“La svolta storica per il Molise con riguardo al soccorso Alpino e Speleologico c’è stata il 19 settembre del 2017 quando, su richiesta della sottoscritta e della consigliera Nunzia Lattanzio è stata approvata la legge regionale (poco meno di un anno prima e cioè il 23 ottobre del 2016 avevamo presentato i punti salienti della ‘nostra’ proposta). Nelle scorse ore Frattura ha firmato la convenzione e da parte sua nemmeno un ringraziamento al consiglio regionale che ha permesso l’entrata in vigore della Legge”.
A parlare la consigliera di centrodestra Angela Fusco Perrella, che aggiunge: “E’ un vero peccato quando si vive la politica in una dimensione puramente personale. In ogni caso ritengo che sia opportuno ricordare a Frattura che la legge riguardante ‘Disposizioni in materia di Soccorso Alpino e Speleologico’, come già detto, è frutto del lavoro della sottoscritta e di Nunzia Lattanzio che negli anni si sono prodigate e non poco attraverso studio e incontri con esperti del settore per salvaguardare e valorizzare il patrimonio naturale e paesaggistico della Regione Molise, diffondere la cultura della montagna, favorire lo sviluppo del turismo e soprattutto assicurare la prevenzione dagli infortuni e l’efficienza del soccorso alpino e speleologico.
Più volte avevamo ricordato che: “la regione Molise, pur avendo un ampio territorio montano con zone impervie di alta estensione, era l’unica regione italiana a non aver ancora provveduta alla stipula di accori con il CNSAS secondo quanto disposto dalla legge 74/2001 a tutela di coloro che molisani e non, praticano l’ambiente montano. Giova ricordare che già in passato la Regione Molise con la legge 26 maggio 1980 n.22, aveva precorso i tempi rendendosi una delle prime regioni dotate di uno strumento giuridico idoneo alla gestione delle problematiche relative alla sicurezza della collettività in ambiente montano. L’evoluzione normativa degli anni successivi ha però, di fatto, vanificato quanto nella legge precedente previsto, pertanto insieme alla consigliera Lattanzio abbiamo dato vita a quella che poi è diventata la legge regionale, migliorandone l’applicabilità e l’efficienza.
Siamo naturalmente soddisfatte – conclude la Fusco – perché ha finalmente trovato piena applicazione un progetto che abbiamo portato avanti in toto sin dalla sua nascita”.

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