Folla e cultura al ‘Caffè filosofico’

La prima domanda è: può reggere la democrazia senza equità? E senza etica? Se lo saranno chiesti in tanti, forse tutti i partecipanti all’incontro di Democratic@, il nuovo soggetto politico, alleato di ferro del senatore Roberto Ruta alle regionali del 2018. Ma che cos’è un caffè filosofico? E’ un luogo d’incontro, discussione e dibattito, con dei moderatori che propongono argomenti e in cui ognuno dice la sua. Come hanno precisato gli stessi fondatori del movimento all’atto della sua promozione, i caffè filosofici sono nati in Francia, qualche decennio fa, a opera di Marc Sautet, autore di “Socrate al caffè”. “Il caffè, perché tiene svegli, il caffè, così in auge, come luogo per discutere, durante l’Illuminismo ; e Socrate, perché dialogava e credeva che la verità fosse un “fatto” collettivo…”. Veniamo alla serata, introdotta e moderata da Adele Fraracci e Simonetta Tassinari. Intanto va detto che riempire una sala per un incontro politico-filosofico è un buon segnale; poi stimolare spunti culturali, soprattutto nella realtà molisana, notoriamente asettica se non dichiaratamente ostile verso le innovazioni ‘mentali’ non è facile da ottenere e questa volta quelli di Democratic@ ci sono riusciti. Al Livre, quindi, un caffè filosofico abbastanza colto con tante donne e con tanti giovani universitari o laureati; poi libertà di parola a tutti, forse un unico dubbio circa la mancanza di ‘contenzioso’, di voci contrarie sulla manifestazione. E’ emerso in parte quello che già altri avevano lamentato; la politica è distante, un mondo a parte rispetto alla gente ‘comune’ ed è autoreferenziale. Ci vuole un ritorno a politiche di welfare, che non vuol dire necessariamente assistenzialismo. La prima pietra nella costruzione della casa Democratic@ è stata messa; adesso vedremo il resto.

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