La grande preoccupazione per lo scenario economico dei prossimi mesi investe anche e soprattutto il TURISMO, che rappresenta linfa vitale per il nostro Paese.
La Fisascat CISL Abruzzo Molise accende i riflettori sulla drammatica situazione dei lavoratori del settore. In una regione come il Molise, dove il tasso di disoccupazione è più alto della media italiana, il lavoro stagionale rappresenta una quota importante dell’intero tessuto produttivo regionale.
“In questo momento, per le lavoratrici e i lavoratori stagionali è stato stanziato soltanto un aiuto economico di soli Seicento Euro che riguarda il mese di marzo e non risolve il problema delle maestranze ormai quasi ridotte in povertà. Il rischio che si corre è che passato questo triste momento che stiamo attraversando, molte persone decideranno di abbandonare la nostra terra, aumentando ancor di più lo spopolamento”.
A nulla sarà servita la pubblicità che qualche mese fa ci è stata fatta del New York Times, indicando il Molise come una delle terre da visitare.
Da qualche giorno sulla costa sono iniziati i lavori di manutenzione dei lidi ma, la triste e drammatica realtà dei fatti è che la stagione estiva (se partirà) sarà debole.
Bisogna sostenere il settore che troppo spesso è sottovalutato ma che potrebbe essere volano di sviluppo per questa Regione al pari delle altre attività produttive.
Bisogna stringere tutti insieme, Regione, Imprese e Organizzazioni Sindacali, un “PATTO PER IL TURISMO”.
Fare una riprogrammazione dei Fondi che possano rilanciare il settore prevedendo bonus assunzionali per le imprese e utilizzo delle politiche attive per una formazione mirata ed efficace per le maestranze.
Creare le basi di un turismo che guardi al futuro, mettendo al centro il turista e la sua sicurezza, riconoscendo al settore il ruolo di motore dell’economia del territorio, in grado di incidere in maniera trasversale su molteplici contenuti: ambiente, agricoltura, cultura, commercio, produzioni.
Abbiamo un appuntamento con il futuro di questa Regione e non dobbiamo e non possiamo farci trovare impreparati.