Noi saremo al presidio dei lavoratori del trasporto pubblico locale che sono in lotta per il salario e la
richiesta di sicurezza sul lavoro. Ci saremo per sostenere il diritto dei lavoratori alla giusta e puntuale
retribuzione , la richiesta di sicurezza per loro e per i cittadini, contro il mancato intervento della Regione
Molise che dopo la chiusura della tratta ferroviaria Campobasso Termoli assesta così un ulteriore,
mortale, intollerabile duro colpo al diritto alla mobilità dei cittadini tutti nonché dei lavoratori pendolari del
nucleo di Termoli.
Vogliamo anche mettere in guardia dal caratterizzare la vicenda come uno scontro tra lavoratori e
azienda SATI; prospettare così la vicenda significa mistificare la realtà perché ognuno rappresenta la
situazione nella rispettiva giusta visione dal proprio ruolo, i lavoratori per la sicurezza loro e di
viaggiatori, la concessionaria che deve adempiere agli obblighi contrattuali con la Regione Molise e non
può rispondere di situazioni critiche di cui non ha responsabilità, noi che tuteliamo i cittadini cointeressati
alla garanzia di sicurezza e che vedono ancora ridotti i loro diritti.
La responsabilità è tutta della Regione Molise, non per pregiudizio o volontà di colpire il governo
regionale, ma perché ad ognuno spetta adempiere al proprio ruolo istituzionale, rispondere, rispettare le
proprie competenze che sono tutte della Regione.
Gli allarmi e le richieste di soluzione del problema sono stati molti e ripetuti nel tempo; siamo difronte ad
un problema antico a cui non c’è stata risposta.
Il Movimento Consumatori ricorda che nel 2017 sviluppò un intervento per la messa in sicurezza della
fermata di Ripalimosani ,sollecitato da numerosi lavoratori pendolari che usufruivano del trasporto
pubblico, in conseguenza di una azione specifica dei lavoratori del settore che già chiedevano la messa
in sicurezza delle fermate ed in particolare quella di Ripalimosani che è un importante fermata di
raccordo tra cittadini viaggiatori provenienti dall’interno, zona del Fortore, che trasbordano sui bus della
linea Campobasso – Termoli. Il Movimento Consumatori segnalò, chiese interventi e indisse una
conferenza stampa sul luogo della fermata pericolosissima; accorsero l’assessore regionale del
tempo, Pierpaolo Nagni ed il vice sindaco con delega di Ripalimosani per assumere impegno ed in tempi
rapidi, con interventi strutturali e provvedimenti opportuni, risolsero il problema. Restava il problema
generale e poco dopo l’assessore regionale annunziò di aver predisposto un piano per la messa in
sicurezza delle fermate. Si era a fine legislatura e non fu possibile vedere la realizzazione del piano e ci
chiediamo, esiste ancora, è attuabile, si vuole predisporre uno nuovo ?
Le segnalazioni sono proseguite nel tempo senza risposta e noi siamo qui oggi a chiedere sempre che il
Governo regionale risponda alle domande nostre e dei cittadini, a rivendicare il diritto alla conoscenza.
Fermate insicure: il Piano di messa in sicurezza perduto
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