Sull’emergenza fauna selvatica e sulle tante vertenze lavorative che preoccupano centinaia di lavoratori, aziende e nuclei familiari molisani, la scorsa settimana ho chiesto l’immediata convocazione della Seconda Commissione che si occupa di Sviluppo economico. L’obiettivo della richiesta era proprio discutere la possibile risoluzione di annosi problemi che hanno messo in ginocchio interi comparti produttivi.
In particolare sul tema della fauna selvatica, rilanciato tra l’altro dalla Coldiretti Molise, ci sarebbe in progetto la stesura di un Piano di contenimento degli ungulati e loro gestione in termini di sicurezza visto l’incremento degli incidenti stradali.
All’attenzione della Commissione avevo anche posto il licenziamento del calendario venatorio eliminando l’inaccettabile disegno della ‘caccia libera’ che rappresenta un enorme rischio per i tanti turisti, amanti del trekking cavatori di tartufi e cercatori di funghi.
Su questi punti, il presidente della Seconda Commissione, Michele Iorio, aveva il dovere di convocare subito un Tavolo di confronto.
Tuttavia, ora siamo costretti a registrare la mancata convocazione della Commissione, un segnale irrispettoso non solo nei confronti dei consiglieri regionali, ma soprattutto di chi continua in solitaria la battaglia contro i danni provocati dai cinghiali, nonché per avere garantito un reddito a fine mese dalle coltivazioni agricole. Un dato di fatto che, se ce ne fosse bisogno, certifica il doppiogioco di Michele Iorio portato avanti ormai da tempo a danno dei molisani.
Da un lato Iorio dice di non condividere la politica di Toma, dall’altro dimostra il contrario con la totale assenza di risposte ai reali problemi dei cittadini.
Tutto questo forse perché l’ex governatore non vuole acuire le palesi inefficienze di un suo ex delfino come Nicola Cavaliere, attuale assessore regionale all’Agricoltura.
Ma non è tutto, perché al pari dell’emergenza fauna selvatica restano inevase le azioni da mettere in campo per le innumerevoli problematiche lavorative diffuse in regione che coinvolgono migliaia di lavoratori come ad esempio quelli della Stellantis di Termoli, dell’Unilever di Pozzilli, della ex Gam di Bojano o come gli Operatori socio-sanitari a partita iva, i dipendenti del Gemelli Molise. Tra le proposte da mettere al vaglio c’era l’avvio di un ciclo di audizioni, alla presenza degli addetti ai lavori di queste realtà: un confronto che potrebbe farci ben comprendere le azioni da mettere in campo nell’immediato. Invece nulla.
A questo punto la domanda sorge spontanea: ma Michele Iorio da che parte sta? Come se il recente passato e i tanti ‘capitomboli’ in tre anni di legislatura della Giunta Toma, non gli avessero insegnato nulla.