L’impatto con l’emergenza covid 19 ed il necessario periodo di lockdown è stato drammatico per le persone con disabilità e per i caregiver familiari, perché ha comportato la riduzione o la cessazione dei servizi assistenziali, sociali e sanitari presenti sul territorio. I centri di fisioterapia hanno chiuso i battenti, la didattica a distanza si è rivelata spesso improponibile per i bambini con disabilità intellettive, sensoriali, psichiche e relazionali; i servizi di assistenza domiciliare sono stati interrotti spesso per motivi di sicurezza legati alla tutela del diritto alla salute.
Questo ha comportato un carico enorme sulle famiglie, già gravate normalmente a causa delle esiguità delle risorse destinate alla non autosufficienza; non solo, ma per i destinatari degli interventi ha comportato la compressione del diritto alla cura (si pensi alle persone con gravi tetraparesi ed ipertonie che devono essere trattate quotidianamente dal fisioterapista) ed in alcuni casi regressione dal punto di vista intellettivo e relazionale.
Il dpcm 26 aprile 2020, dedicato alla cd. Fase 2 dell’emergenza, che inizia oggi 4 maggio, prevede all’art. 8 la riattivazione dei servizi sociosanitari dedicati alle persone con disabilità, riservando alla Regione l’attivazione di appositi protocolli per tutelare la sicurezza dei lavoratori e degli utenti.
Al momento, non è dato conoscere se e come la Regione e le strutture coinvolte stanno lavorando per permettere la riattivazione di tali servizi.
Chiediamo che la riattivazione avvenga in fretta, in quanto la situazione non è più sostenibile se non ad altissimo prezzo, adottando ogni opportuna cautela per tutelare il diritto alla salute delle persone con disabilità e dei lavoratori, tenuto conto della circostanza che non tutte le persone con disabilità sono in grado di indossare i dispositivi di protezione individuale.
Consulta per le disabilità del Comune di Termoli
Associazione Molisiamo Mamme
Associazione Genitori Arcobaleno Onlus
Angsa Molise