Se la curva del contagio non accenna a scendere, lo spirito di abnegazione ed i sacrifici professionali e familiari di tutto il personale sanitario restano alti.
Non dobbiamo dimenticarlo, non possiamo fare finta di niente. Se l’emergenza non si è finora trasformata in disastro, lo si deve innanzitutto ai nostri medici, infermieri, ausiliari e a tutti coloro che, dallo scorso mese di marzo, continuano, tra mille difficoltà, a combattere il virus e prendersi cura delle centinaia di persone che in questi mesi hanno avuto necessità di assistenza medica. Spesso ammalandosi e, qualcuno di loro, anche rimettendoci la vita.
“Fino ad oggi, dopo l’incontro del 29 dicembre scorso tra il Commissario Giustini ed i rappresentanti della sanità, non si è più avuta nessuna risposta sulla gestione delle premialità – ha spiegato il Capogruppo Micaela Fanelli – in attesa di capire se il Commissario si sia dimesso o meno, in assenza, finora, di disposizioni dell’Asrem al riguardo e di una nuova convocazione delle parti, nel timore che tutta questa situazione di incertezza si ripercuota sul comparto sanità, per testimoniare concretamente la nostra più sincera riconoscenza, torniamo sul tema per sollecitare un nuovo, celere e risolutivo incontro.
Ma anche una risposta alla nostra mozione, formalmente presentata in Consiglio regionale, sull’impegno del Presidente Toma, innanzitutto, a chiudere gli accordi decentrati. Quindi a procedere alla ripartizione dei residui del fondo di premialità COVID-19 del DL 18/2020, assegnati nel mese di luglio alle aziende sanitarie per i lavoratori del comparto e della dirigenza medica e sanitaria non ancora erogati, al contempo chiedendo di distribuire anche i fondi del DL 34/2020, in base al numero dei dipendenti in servizio alla data del 31 ottobre 2020.
Contemplando anche tutto il personale ricercatore, quello inquadrato nel pubblico impiego, compreso quello in comando e tutto il restante personale sanitario, impegnato in attività Covid correlate, nel territorio della regione. La mozione di cui sono prima firmataria, inoltre, chiede al Governatore anche di prevedere, per tutti i dipendenti indipendentemente dal profilo professionale, una indennità COVID-19 aggiuntiva, per i mesi di novembre e dicembre 2020, i cui criteri di assegnazione siano correlati alla effettiva presenza in servizio e all’entità del rischio”.
“Sotto pressione, con poco personale, per il comparto sanità – ha concluso Micaela Fanelli – abbiamo infine ricordato al Presidente Toma di rafforzare tutti gli organici, perché la premialità economica sia solo il primo passo verso il miglioramento delle condizioni lavorative nel nostro sistema sanitario che, già duramente in difficoltà prima della pandemia, ha saputo reggere al suo impatto solo grazie alle capacità e al sacrificio dei pochi medici, infermieri, OSS e ausiliari in servizio.
A loro, tutta la nostra riconoscenza, ma soprattutto tutto il nostro impegno, affinchè possano continuare a lavorare serenamente e al meglio nella lotta al Covid e nella cura di chi ha bisogno”.