Fanelli presenta interrogazione su vendita Gemelli e mozione su Piano Operativo per acesso fondi PNRR

Se Toma vuole perseverare negli errori commessi finora in materia sanitaria, arrivare impreparato all’appuntamento del 28 febbraio per la presentazione del Piano operativo contenente i piani di azione sanitari per accedere al riparto dei fondi sanità della Missione 6 del PNRR (che per il Molise ammontano a circa 50 milioni di euro) e disperdere il valore aggiunto del Gemelli Molise, è sulla strada giusta. 


La stessa che, di questo passo, entro pochi giorni rischia davvero di portare al collasso del nostro sistema sanitario, proprio nel momento storico in cui esistono molte condizioni di vantaggio per tornare ad assicurare il diritto alla cura ai molisani, se solo avessimo un Presidente e Commissario attento e capace.


E dopo la sonora e prevedibile bocciatura dell’ultimo Programma Operativo da parte del Consiglio di Stato – nonostante i nostri ripetuti avvertimenti sul non rispetto dell’obbligo di concertazione, sistematicamente ignorati – oggi arriva anche l’Inps, con un’iscrizione ipotecaria di ben 90 milioni di euro nei confronti di Asrem, a reclamare il debito generato dal mancato versamento dei contributi previdenziali – di competenza datoriale – sospesi dopo il sisma del 2002. Senza dimenticare l’impietosa fotografia di tutto il nostro sistema sanitario, messo in luce dall’ultimo report di Salutequità che, numeri alla mano, certifica una debacle sanitaria senza precedenti per il Molise.


Ancora, l’allarme lanciato dai sindacati di categoria circa l’intenzione dell’Asrem di non prorogare il personale attualmente  a tempo determinato, senza l’interruzione di 20 giorni previsti dal CCNL 2016/2018, che potrebbe interessare oltre 100 operatori sanitari tra infermieri e OSS.

Insomma, da una parte schiaffi da tutte le parti, dall’altra il perdurare del silenzio e della inazione, all’orizzonte la perdita di 50 milioni di euro, la (s)vendita del Gemelli, il pignoramento dei beni dell’Asrem, la perdita di ulteriore personale e servizi, mentre il Presidente Toma resta non solo il grande assente, ma il principale colpevole.
E come opposizioni, non possiamo e non resteremo parimenti immobili e corresponsabili di fronte ad un tale sfacelo, che pesa e peserà ancora di più solo e soltanto sulle spalle dei cittadini.

Per cui, nella giornata di oggi ho protocollato in Consiglio regionale una nuova interrogazione, attraverso la quale chiedo a Toma informazioni certe sull’operazione di vendita del 90% del Gemelli al Fondo San Stefar.
È stata esercitata da parte della Regione la doverosa attività di controllo sull’operazione di cessione e si è verificata l’affidabilità finanziaria del nuovo acquirente? Dov’è il nuovo piano aziendale? L’accreditamento sarà volturato o ci sarà una nuova procedura? Su quali prestazioni e a fronte di quale tariffario? E saranno salvaguardati tutti gli attuali livelli occupazionali? 


Solo alcune delle domande dell’interrogazione di cui domani, nella conferenza dei capigruppo, ne richiederò l’iscrizione immediata in Consiglio. Capigruppo dove presenterò anche una specifica mozione attraverso la quale impegnare Toma a portare in discussione in Aula, con la Conferenza dei Sindaci e con tutti gli attori interessati il Piano operativo contenente i piani di azione sanitari per accedere al riparto dei fondi sanità della Missione 6 del PNRR, che va assolutamente mandato a Roma entro il prossimo 28 febbraio, pena la perdita di 50 milioni di euro.

Perché se la situazione non è mai stata tanto tragica, non tutto è ancora perduto. A patto però, che Toma e la sua maggioranza di centrodestra decidano davvero – e per la prima volta da quattro anni a questa parte – di mettersi a lavorare seriamente, celermente e soprattutto con trasparenza, coerenza e condivisione nel pieno rispetto della legge.
Ora o mai più.


Micaela Fanelli

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