La Zes Sud è la più grande fregatura della storia degli aiuti pubblici alle imprese. Lo scrivevo esattamente due mesi fa, lo confermo oggi alla luce di un semplicissimo dato: la percentuale di credito d’imposta che le imprese possono utilizzare è del 17,6%. Prima, con il Governo Draghi, in Molise era il doppio: il 35%. E se questo è un risultato “straordinario”, come continua a ripetere il Ministro Fitto, a crederci, probabilmente, sono solo i suoi incapaci amici della pessima filiera di centro destra.
Il decreto coesione ha infatti azzerato le potenzialità della ZES, ridotta per tutto il Sud a una sola, “facendo fuori” quella specifica per Termoli e con soli due miliardi il credito di imposta si è ridotto ad un misero 17%, incapace di fare davvero la differenza. Per tutto il Sud e in special modo per Termoli e per il Molise.
Chiediamo, ma davvero il centrodestra pensa che si può fare impresa così? Qual è la leva aggiuntiva tanto decantata da Fitto? Nessuna, lo chiedano direttamente agli imprenditori che si aspettavano tanto e invece hanno ottenuto solo un “aiutino”, che solo Fitto crede capace di risollevare l’economia del Meridione.
Chiaramente, per l’ennesima volta, nessuna voce dal Governo regionale si è sollevata prima, nessuna voce si ode oggi, con Roberti e la sua Giunta chiusi in un silenzio apatico, mentre la filiera degli “amici di Roma” continua, senza sosta, non solo a non onorare gli impegni sull’ormai dimenticato Decreto Molise, ma a tagliare e drenare senza sosta risorse, aiuti, finanziamenti.
Con i “nodi al pettine”, frutto di questa immensa incapacità governativa, che stanno puntualmente arrivando tutti. Ultimo, in ordine di tempo, il rapporto della Cgia di Mestre che colloca il Molise come fanalino di coda in Italia per la stima di crescita del Prodotto interno lordo nel 2024, fermo al +0,22% a fronte di una media nazionale del +0,71%.
Questi sono i risultati, inconfutabili, della filiera istituzionale di centrodestra, questa è la Zona Economica Sola di Fitto, Meloni e Roberti.
Micaela Fanelli