Prosegue lo smantellamento dei presidi dello Stato sul nostro territorio nell’assoluto silenzio di tutta la filiera del centrodestra molisano: dalla delegazione parlamentare, al candidato presidente della medesima compagine politica, Francesco Roberti, passando per gli ex assessori regionali e attuali coordinatori della Lega in Molise. Il tutto mentre il leader nazionale del medesimo partito, da settimane, fa comparsate in Molise facendo promesse che mai riuscirà a mantenere.
Perché? Se un ministro delle Infrastrutture consente che la sala operativa dell’Anas Molise chiuda per essere trasferita a L’Aquila come farà a riaprire i ponti?
Cioè da un lato si smantellano i presidi atti a garantire la manutenzione dei nostri collegamenti viari e dall’altro si investe sulle infrastrutture? Senz’altro c’è qualcosa che non quadra nel ragionamento dei leader nazionali e locali della coalizione del centrodestra che non hanno nulla da dire mentre Campobasso sta perdendo la sala operativa dell’Anas.
Il che significherà mettere a rischio tutto il nostro territorio, tutti i nostri collegamenti. Significherà che anche per spostare una pietra su una strada bisognerà chiamare L’Aquila.
È così che il Molise viene cancellato.
D’altronde non bisogna dimenticare come la riforma di autonomia differenziata che infliggerebbe un colpo mortale alla nostra regione pure è targata Lega. Lo stesso partito i cui leader da un lato fanno promesse sensazionalistiche e dall’altro si rendono complici dello smantellamento dei presidi statali sul nostro territorio.
Si distrugge quello stesso Molise in cui si vengono ad elemosinare i voti dei cittadini, forse ancora ignari che a breve Campobasso perderà pure la sala operativa dell’Anas, mentre Catania e Catanzaro riescono a preservarla.
Cosa ne pensa Michele Marone che oltre a coordinatore della Lega in Molise è anche consigliere giuridico di Salvini. Sono questi i consigli che dispensa all’attuale ministro per le Infrastrutture?
E che dicono i candidati alle Regionali con il simbolo della Lega? Cosa ne pensano del DDL Calderoli che altro non è se non una “secessione dei ricchi”? Hanno compreso che sono candidati con il partito che ha come unico obiettivo quello di distruggere il Molise?
E come la pensa il candidato presidente del centrodestra, Francesco Roberti, che ad oggi ancora non ha proferito nemmeno una parola sulla pessima riforma di autonomia differenziata portata avanti dal Governo? Come intende difendere i presidi dello Stato sul territorio se i suoi alleati sono gli stessi che mirano a chiudere definitivamente la nostra Regione?
Roberti, dopo aver raccontano fandonie ai molisani sulla detassazione del lavoro, provi almeno a dire qualcosa su quello che sta accadendo alla nostra regione per colpa di un governo regionale di centrodestra assolutamente incapace di difendere i diritti della nostra terra e dei nostri cittadini. Un governo regionale i cui esponenti sono stati imbarcati in una coalizione che di nuovo non ha proprio nulla, se non la stessa inerzia e incapacità amministrativa e politica che ha portato il Molise allo sfascio.