Giorno 1 del c.m. è trascorso invano e lo stipendio non stato accreditato da parte della società ATM SpA. La società ha regolarmente non pagato la retribuzione, nonostante i Giudici abbiano deciso che la corresponsione della stessa debba avvenire al termine della prestazione mensile, considerato che nella società non esiste alcuna consuetudine di un regolare pagamento dello stipendio. Però, non è passato solo il primo del mese, ma anche il 12,giorno in cui l’ATM sostiene, bontà sua, di dover pagare. Quanto sopra non è un’eccezione, bensì la regola.
In più, ai dipendenti non è dato nemmeno sapere la data di quando potrà essere percepito lo stipendio, visto la completa mancanza di avvisi. Per questi motivi, ci rivolgiamo apertamente a Lei con profonda preoccupazione perché, approssimandosi le feste natalizie, si eviti l’ingiusta ed ingiustificata attesa spasmodica della retribuzione, compresa la 13° mensilità, la cui scadenza è prevista per il giorno 20 del mese. Non è assolutamente motivato un ritardo, considerate le puntuali e laute risorse erogate dalla Regione, anche perché i ratei della tredicesima sono già inglobate nelle rimesse mensili della Regione.
La situazione è inconcepibile, anche perché il costo del personale rappresenta circa il 34% dei ricavi (molto più bassa della media nazionale e di una società ad alta incidenza di mano d’opera). L’interrogazione di che fine facciano le risorse della Regione è doverosa, esaminata la situazione critica che, da anni, sta affrontando il personale del trasporto pubblico locale nella nostra regione.
È imperativo sottolineare che il trasporto pubblico gioca un ruolo fondamentale nella mobilità di molti cittadini del Molise e la sua operatività è cruciale per garantire un tessuto sociale ed economico sano. Invece, il persistente mancato pagamento degli stipendi sta mettendo a repentaglio non solo il benessere finanziario dei dipendenti, ma anche la stabilità e l’efficienza del servizio stesso.
Le conseguenze di questa situazione non riguardano solo gli aspetti economici della vita dei dipendenti, ma si riflettono anche sulla loro salute mentale e sulla motivazione a svolgere un lavoro che è essenziale per la nostra comunità. Il livello di stress e l’ansia derivanti dalla precarietà finanziaria stanno minando la produttività, mentre la soddisfazione sul posto di lavoro è a livelli pressoché vicino allo zero, il ché mette a rischio la qualità complessiva del servizio di trasporto pubblico.
Chiediamo rispettosamente che Lei, in qualità di massima autorità della nostra regione, intervenga immediatamente per risolvere questa ingiusta situazione, peraltro, come già detto, ingiustificata considerate le laute e puntuali risorse disposte dalla Regione. La Sua azione tempestiva in questo contesto non solo dimostrerebbe un impegno concreto per il benessere dei dipendenti, ma anche per la vitalità del settore del trasporto pubblico locale nel Molise.
Auspichiamo che la Sua amministrazione affronti prontamente questa questione, dimostrando un impegno tangibile verso la tutela dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia di un servizio così cruciale per la nostra comunità.
La ringraziamo per l’attenzione che dedicherà a questa problematica e confidiamo nell’adozione di misure urgenti e necessarie per risolvere questa situazione.
Il Segretario Regionale Faisa Cisal – Emilio Santangelo