Facciolla/ I medici si uniscono a noi: “Servono ospedali esclusivamente Covid, il Cardarelli è al collasso e rischia la paralisi”

Più tamponi, più risorse alla medicina di territorio, più controlli, ospedali dedicati esclusivamente a pazienti Covid.

E’ questo che chiedo da oltre un mese portandolo all’attenzione del Presidente della Regione Molise Donato Toma, del Consiglio regionale e della Asrem.

E’ questo che con fatica ed estremo ritardo stiamo ottenendo con ricadute  benefiche per tutti i molisani. In questi giorni in cui ancora più forte diventa il ruolo della buona politica che sa fare analisi del territorio e sa proporre soluzioni a chi siede ai tavoli decisionali, ancora una volta ci ritroviamo a dover sollecitare il presidente Toma, la sua Giunta e la Asrem a prendere decisioni fondamentali per la nostra salute.

Non è più tempo di seguire la linea degli ospedali promiscui. Si tratta di una scelta scellerata che, se è potuta essere accettabile in una prima fase dell’emergenza quando in Molise il numero dei casi di persone positive al Covid è stato pressoché contenuto (anche grazie al bassissimo numero di tamponi effettuati), è palese che questa stessa scelta non può e non deve essere adottata anche per la seconda fase, quella che ci accingiamo a vivere.

Errare è umano ma perseverare è diabolico.

Bisogna immediatamente individuare presidi ospedalieri esclusivi per i malati di Covid, dove gli stessi possano ricevere cure adatte da parte di personale medico sanitario formato e dotato di tutti i DPI necessari e destinare gli altri ospedali del territorio alla normale attività medico sanitaria.

Solo in questo modo si potranno evitare nuovi contagi in un ambiente particolarmente delicato come quello degli ospedali ed in pazienti particolarmente fragili come chi si reca in ospedale.

Ad unirsi al nostro invito oggi sono anche tutti i medici primari dell’ospedale Cardarelli di Campobasso (unico Hub regionale e ad oggi anche ospedale covid al collasso) attraverso un documento inviato al Presidente della Regione.

I medici del Cardarelli lanciano un grido d’aiuto perché non riescono più a gestire le normali situazioni di emergenza in tutti i reparti oltre all’aumento dei casi di malati Covid e parlano di un comprovato rischio di paralisi di settori fondamentali quali la Terapia intensiva (che di fatto se è occupata da malati covid esclude il ricovero di qualsiasi altro genere di paziente), disponibilità limitata di anestesisti in sala operatoria, impossibilità di interventi chirurgici urgenti (come nel caso di malati oncologici) data la mancanza di una sala operatoria e di posti disponibili in Terapia intensiva. Questo ha di fatto già bloccato gli interventi chirurgici nell’unico ospedale Hub del Molise, il ‘Cardarelli’ appunto.

Anche i medici quindi si uniscono a quello che diciamo da settimane e cioè che ora più che mai è fondamentale separare gli ospedali e dividerli tra covid e no covid.

Infine, ai colleghi consiglieri Matteo e Romagnuolo che oggi si fanno portavoce dell’idea di candidare il Molise come progetto pilota per fare test sierologici a tutta la popolazione dico che, ben venga il loro tardivo intervento su un tema che da oltre un mese reputo ‘urgente’, ma purtroppo temo che a questo punto, e dati i risultati che ci vedono con la più alta percentuale di ammalati ogni centomila abitanti delle regioni del centro sud purtroppo temo sia tardi e che di virtuoso e di pilota sia rimasto ben poco.

In ogni caso siamo sempre disposti a collaborare purché si agisca nell’interesse dei cittadini molisani. Ma facciamolo adesso e non perdiamo altro tempo!

Avv. Vittorino Facciolla
Consiglio Regionale del Molise – Gruppo Consiliare Partito Democratico

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