Assistiamo basiti in queste ore, in questi giorni, a due tipi di comunicazione:la prima, quella delle istituzioni rilanciata dai giornali, che proclama l’assenza di nuovi contagi e si affanna nel tentativo di rassicurare i molisani con il solito ritornello che ‘è tutto sotto controllo’ e ‘stiamo seguendo le procedure e le indicazioni nazionali’.
C’è poi un’altra comunicazione, che fa molta più fatica ad emergere e ad essere presa in considerazione, ed è quella delle centinaia di persone, migliaia in tutto il Molise, che si chiedono cosa effettivamente stia accadendo perché quello che vedono con i loro occhi e quello che stanno vivendo sulla loro pelle, va nella direzione completamente opposta a quello che gli viene raccontato dalle autorità istituzionali della Regione e della Asrem.Ci riferiamo alle famiglie dei malati covid e alle famiglie degli anziani ospiti delle diverse case di riposo del Molise.Da giorni, ad esempio, tutto il personale, la direzione ed i familiari degli ospiti della “Casa dei nonni d’Italia” di Ripabottoni, chiede che vengano applicate le normative che prevedono il distanziamento delle persone.
La struttura possiede molte stanze e il distanziamento sarebbe immediatamente praticabile ma, non si sa per quale motivo, il sindaco del Comune di Ripabottoni, sembra non voler concedere quegli spazi mettendo nella condizione di non poter attuare le indicazioni previste dal Dpcm in materia di distanziamento sociale.Come Pd abbiamo presentato una interpellanza urgente per chiedere al Presidente della giunta regionale, e in relazione alla sue competenze, cosa intende fare per far rispettare le indicazioni del decreto Dpcm e dare così piena tutela ai 36 anziani ospiti della struttura e agli operatori che e vi lavorano.
Avv. Vittorino FacciollaConsiglio Regionale del Molise – Gruppo Consiliare Partito Democratico