Abbiamo visto e riascoltato più volte l’intervista a Donato Toma sul Fondo per la Non Autosufficienza e la stessa ci ha lasciati basiti perché non è dato comprendere se il nostro presidente ci è o ci fa.
Vogliamo ricordare a chi solo qualche anno fa faceva un altro mestiere e non aveva particolare dimestichezza con gli strumenti di finanza derivata, che il Fondo per la Non Auto Sufficienza è stato strutturato con il Governo Renzi e che la quota del Fondo che viene assegnata alla Regione Molise è una quota specifica in percentuale: questo significa che quanto più il Fondo è capiente tanti più soldi arrivano alla Regione Molise.
Quindi la strutturazione del Fondo avvenne per opera di un Governo a guida Pd e la maggiore disponibilità di risorse attuali è dovuta sempre ad un Governo targato Partito Democratico.
La circostanza che il Fondo sia stato incrementato da 3milioni e 100mila euro a 3 milioni e 700mila euro ha evidentemente fatto pensare alla Regione Molise che potesse non predisporre la propria quota di compartecipazione pari a 400mila euro; a conferma di questo ci sono gli atti predisposti dalla Regione Molise ad esempio la determina dirigenziale n. 4332 del 19 agosto 2020 firmata dal dott. Michele Colavita che dice relata refero: “Considerato che non risulta iscritta la somma di 400.000,00 euro destinata a garantire il co finanziamento regionale a valere sull’annualità 2019 del Programma di che trattasi e che occorre, per evitare inutili aspettative tra i cittadini interessati rivedere l’allocazione delle risorse destinate all’intervento della prima annualità (anno 2019) del Piano regionale Triennale per la non autosufficienza, provvedendo alla sola ripartizione delle risorse assegnate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, pari ad euro 3.783.120,00 ed al loro trasferimento agli ambiti Territoriali Sociali”.
In sostanza il documento attesta che la Regione non ha predisposto l’importo di 400mila euro smentendo completamente quello che Toma dice nell’intervista.
Quindi delle due l’una o Donato Toma è un mentitore seriale oppure non sa neppure cosa fanno i suoi uffici e quindi non è assolutamente in grado di governare gli iter che regolano la gestione del Fondo per la non Autosufficienza.
Resta comunque un dato di fatto certificato dagli atti che il giorno dopo la nostra denuncia riguardo l’incapienza del Fondo per la non autosufficienza e l’assenza della compartecipazione regionale, Donato Toma ha proposto una delibera di Giunta per predisporre le quote ad oggi mancanti.
La stessa presidente della IV Commissione, Filomena Calenda, smentisce Toma dicendo che di questo cofinanziamento regionale fino ad oggi non c’era traccia e la conferma viene dalla struttura tecnica.
Se non si trattasse di un argomento così importante e delicato questa situazione sarebbe semplicemente comica.
E’ bene che il nostro presidente sappia che fino a quando sarà a capo di questo governo regionale per lui siamo e resteremo sempre un pungolo particolarmente acuminato.
Vittorino Facciolla