“La mozione M5S riguardante l’Azienda speciale Molise Acque, discussa ieri in Consiglio regionale e di cui sono primo firmatario – spiega il portavoce del MoVimento 5 Stelle Fabio De Chirico – in sostanza voleva dare dei presupposti al governo regionale per permettere all’Azienda di tornare a creare reddito e ad autofinanziarsi.
Il ruolo nevralgico di Molise Acque è chiarissimo ma è altrettanto evidente la sua situazione finanziaria prossima al dissesto. Se non vengono presi provvedimenti coraggiosi e innovativi si rischia di dover dare in pasto ai privati, pur nel rispetto delle regole sulla tutela del patrimonio e sulla libera concorrenza, le proprietà regionali sensibili come le strutture acquedottistiche. I privati, molto spesso società satellite di grandi aziende del Nord, hanno dalla loro parte le leggi per provare a ‘colonizzare’ il nostro territorio, compresi i corsi d’acqua naturali, nonostante il grosso lavoro di salvaguardia che fanno le strutture tecniche regionali.
Avevamo chiesto di attendere la nuova governance, compresa l’espressione del Consiglio regionale all’interno dell’Azienda, prima di intavolare discussioni e decisioni sul fenomeno idroelettrico in Molise a rischio proliferazione. Il governatore Toma ci ha risposto che questi tavoli sono stati già avviati. Quindi abbiamo mantenuto in piedi l’oggetto della mozione e non l’abbiamo ritirata come invece ci era stato chiesto perché non la riteniamo affatto superata. Restano intatti alcuni dubbi.
Il Presidente ci ha confermato che “i costi di realizzazione degli impianti mini idroelettrici al momento non sono nelle disponibilità di investimento di Molise acque” eppure nel Piano energetico c’è una dettagliata previsione di spesa con l’individuazione di sette siti cantierabili e sicuramente è nella possibilità dell’Azienda accedere a finanziamenti per investimenti che si ripagano in soli quattro anni per via dei forti incentivi statali, peraltro pagati dai cittadini sulle bollette energetiche. D’altronde è proprio l’incentivo ciò che stimola le aziende private, tanto da alimentare una fiorente compravendita di progetti e autorizzazioni.
Se proprio dobbiamo farli – termina Fabio De Chirico – che sia anche Molise Acque a investire su questo tipo di impianti e a beneficiare direttamente degli introiti derivanti dalla produzione di energia”.
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