“Oltre 30 milioni di persone muoiono ogni anno per la fame, altrettante persone muoiono nello stesso arco di tempo a causa di malattie derivanti dall’eccesso di cibo. Il problema dello spreco alimentare poi è tanto serio che in Italia ammonta a 6,5 milioni di tonnellate, pari a 108 chilogrammi pro capite con un costo medio per ogni famiglia di quasi 1.700 euro l’anno. Alla luce di questi dati, il Senato oggi ha approvato tre mozioni e un ordine del giorno su questi temi. La mozione del Pd, in particolare, impegna il Governo a ridurre gli sprechi alimentari affinché una consistente parte della popolazione mondiale possa alimentarsi in modo corretto e combattere, conseguentemente, la fame nel mondo per rendere effettivo il diritto umano all’alimentazione, un diritto che non può restare una formula vuota presente negli atti giuridici internazionali, ma deve diventare effettivo”.
Lo dichiara Roberto Ruta, capogruppo Pd in commissione Agricoltura a Palazzo Madama, intervenendo in Aula per le dichiarazione di voto finale a nome del Partito Democratico sulla mozione presentata dal Gruppo PD in Commissione Agricoltura (Mozione n. 262 sulla promozione di un «Patto globale per il cibo» per Expo 2015), votata a larghissima maggioranza dall’Aula del Senato.
“La mozione – evidenzia Ruta – impegna il Governo anche a contrastare il ricorso a speculazioni finanziarie incentivando l’agricoltura ecosostenibile per aumentare la produttività in aree mondiali che sinora si sono dimostrate scarsamente produttive con pesanti ripercussioni sulle popolazioni interessate. Ci convince anche l’idea che quest’Aula abbia fatto passi in avanti per arrivare ad un voto unanime. Ecco perché il Gruppo del Partito Democratico ha votato con convinzione a favore delle tre mozioni e dell’ordine del giorno presentato, ritenendo che il metodo della condivisione più ampia possibile per le grandi questioni fa sì che l’Italia possa dirsi fiera di essere un grande Paese. Expo 2015 è ormai alle porte – conclude Ruta – e sarà un’occasione straordinaria d’incontro che il nostro Paese deve cogliere appieno per il ruolo che riveste nel settore agroalimentare e per il Made in Italy che rappresenta per noi un vanto”.