Ex Lavoratori della L e D alla politica regionale: adesso i fatti le parole non bastano più

Un’altra assemblea e poi l’attacco finale! La pazienza e il dramma di tanti lavoratori sono al capolinea. E così, ancora una volta, gli ex lavoratori della L e D, si ritroveranno giovedì 8 novembre alle ore 18.15, presso i locali del Dopolavoro Ferroviario di Isernia, per l’ennesima assemblea, ma non sarà come le altre volte, ci si ritroverà per decidere come affrontare il prossimo tavolo regionale concesso (dopo tanto tempo!) dal presidente Toma per il giorno 12 di novembre, lunedi, alle ore 12.00 presso la sala giunta in via Genova a Campobasso.

Due appuntamenti cruciali per conoscere ed ottenere senza più tentennamenti quelle garanzie fin qui annunciate, ma che al momento non vedono riscontri con fatti reali. Una mobilità scaduta abbondantemente da luglio, altre successive, altre in questi giorni, che, a sentire gli addetti ai lavori hanno la copertura economica ma che non vedono soddisfatti gli aventi diritto, in quanto, nelle loro tasche, non giunge il becco di un quattrino.

Dai proclami dell’assessore Mazzuto e da consiglieri del suo partito, restano parole vuote di contenuti, come in una campagna elettorale senza fine. Ma l’assemblea dovrà concentrarsi sul compattamento degli ex lavoratori e come arrivare al confronto con richieste chiarissime, le stesse che avanziamo da tempo. Ma servirà anche a prepararsi adeguatamente per studiare forme di lotta sempre più dure nel caso in cui non dovessero giungere nei prossimi giorni risposte soddisfacenti e definitive. E non mancheremo di rimarcare di come per noi il lavoro sia la priorità delle priorità.

Il nostro progetto sulla promozione e sulla valorizzazione del patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale, resta un’idea seria e vincente, la stessa che dimostra di come non ci si siede su concetti di assistenzialismo, ma, al contrario, di come si possano ostacolare bassi profili da aiuti, sinonimi di dignità perduta, parimenti a pseudo redditi di cittadinanza offensivi e portatori di disparità e razzismi.

E non si ferma la lotta nemmeno sul fronte del concordato, presto, certamente, ci saranno clamorosi colpi di scena e l’intera partita potrebbe avere risvolti impensati.

IL PORTAVOCE
Emilio Izzo

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