Particolarmente interessante e ricco di contenuti l’incontro tra gli ex consiglieri regionali: Augusto Bernardi, Antonio Chieffo, Antonio D’Ambrosio, Antonio del Torto, Giovanni Di Giandomenico, Pasquale Di Lena, Il Presidente dell’Associazione Ex Consiglieri Regionali Gaspero Di Lisa, Giovanni Di Stasi, Nicola Iacobacci e Riccardo Tamburro, che, da sempre rappresentano un punto di riferimento per il Molise. Il confronto ha approfondito la scottante tematica legata soprattutto all’allarmante situazione del territorio che vede una precarietà socio-economica e Istituzionale causata dalla non perfetta sinergia del sistema. Nel corso dell’incontro è stato evidenziato com’è indispensabile creare un’iniziativa che si prefigge un obiettivo preciso: stimolare un approccio dinamico nei confronti di problematiche che vanno oltre le richieste al Governo Centrale di risorse economiche che, fra l’altro sono state cassate da una serie di provvedimenti adottati negli anni dalle Assemblee regionali, ma proporre la costituzione di un Gruppo di lavoro che raccolga in modo organico ed essenziale dati utili per una migliore conoscenza dei problemi inerenti alla realtà Molise. Dati che avranno quali vettori:
Situazione demografica in netto decremento; dato incontrovertibile, tant’è che necessita un freno altrimenti la desertificazione materiale soprattutto nei Paesi delle aree interne già fin troppo evidente, prevarrà a dismisura;
Potenziare e incrementare le infrastrutture tenuto conto degli assetti territoriali, primo fra tutti quello idrogeologico;
Stimolare l’assetto produttivo soprattutto quello agricolo ed agro – industriale: branche che sono i ceditori su cui s’impernia, anche se precaria, l’economia Molisana, facendo propri i contenuti dei programmi e progetti finanziati dall’UE;
Sviluppare il turismo troppo spesso ignorato, perché non attrattivo, anche se la nostra regione contiene tutte le caratteristiche peculiari per attuarlo; ecco perché necessita incidere con più forza sul welfare, mettendo in rete tutte le attività e i prodotti di nicchia esistenti sul territorio;
Programmare oculatamente, partendo dalla consapevolezza che la situazione demografica non è l’optimum, a tal riguardo necessita raccogliere dati concreti che indichino la gravissima crisi economica e commerciale che investe proprio il comparto agricolo. Raccolta che consentirebbe di superare le retoriche ed elefantiache premesse che spesso e volentieri appesantiscono i programmi che sono inviati sia a Bruxelles, sia al Governo Nazionale. Programmi redatti a tavolino da esperti del settore che non conoscono, anzi ignorano, a volte volutamente, la realtà locale;
Raccogliere notizie che permettano il rilancio del Molise sui mercati internazionali. Il quale, è quanto mai destrutturato e inconsistente. In questo modo si potrà apportare un contributo fattivo a quello che è lo sviluppo della ventesima regione dello stivale; ecco perché occorre offrire servizi dignitosi nella direzione della qualità della vita che ha quali attori principali i residenti e non ultimo per importanza, chi anche se per pura curiosità arriva nel Molise, cosa auspicabile.
Il tutto, con la speranza che la raccolta dati unita alle buone prassi esistenti sul territorio non solo nazionale, fornisca alle Assisi regionali, ma soprattutto ai nuovi Amministratori, visto che siamo in periodo di rinnovo degli Organi Istituzionali, spunti utili alla programmazione socio-economica che salvi il territorio e le attività umane che vi svolgono.
Azioni da suggerire affinché si salvaguardi “l’dentità Molise” in ragione dell’autonomia che oggi, è minata dal disegno che potrebbe vedere la nascita delle macroregioni che, sfalderebbero e spersonalizzerebbero i principi contenuti nella carta Costituzionale che riconosce alle regioni prerogative incontrovertibili tanto da essere i pilastri della costruzione chiamata “Italia delle regioni” e il Molise ne fa parte a tutti gli effetti.