Le elezioni del prossimo maggio per il rinnovo del Parlamento Europeo costituiscono un appuntamento di grande importanza per le condizioni di vita dei popoli europei e di quello italiano in particolare.nSotto l’impulso dell’ideologia neoliberista, che ha ispirato i trattati europei da Maastricht in poi, l’Europa si è trasformata, da progetto di pace e di progresso sociale, in un incubo per i popoli.
Le politiche di austerità, sostanzialmente condivise dalle forze di “centrodestra” e di “centrosinistra”, hanno comportato l’impoverimento di gran parte della popolazione, il dilagare della disoccupazione e della precarizzazione del lavoro, la compressione dei salari, l’avvio della privatizzazione dei servizi e dei beni comuni, con conseguente negazione del diritto alla sanità, all’istruzione, alla previdenza e al reddito per i lavoratori e per larghe fasce della popolazione giovanile. Tutto ciò, a vantaggio esclusivo dei profitti e della rendita finanziaria. Per far ciò si sono manipolate le costituzioni nate dalla Resistenza al nazifascismo (vedi ,in Italia, l’inserimento in Costituzione del pareggio di bilancio), indebolite le istituzioni democratiche, negando spazi di rappresentanza a chi è portatore di una visione critica e alternativa, rafforzata la repressione e le misure di “urgenza”, configurata l’UE come spazio franco “senza legge né ordine” sottoposto a una “governance” oscura e a-democratica e soggetto alle scorrerie incontrollate dei banchieri e del capitale finanziario.
E’ necessario, quindi, avviare la battaglia politica per una rifondazione dell’Europa, cioè per una nuova definizione dei suoi obiettivi, delle sue politiche e delle sue strutture, per un modello economico produttivo, sociale ed ecologico completamente differente, fondato sulla solidarietà, la giustizia sociale e la sovranità popolare.
E’ in quest’ottica che deve essere vissuta la prossima scadenza elettorale di maggio. In questo senso, la possibilità di costruire in Italia una lista unitaria di cittadinanza per un’altra Europa a sostegno di Alexis Tripras, contro i trattati, il Fiscal Compact e l’austerità, è una occasione importantissima e da non sprecare.
Raccogliamo , pertanto, l’appello che Alexis Tsipras rivolgeva, nella sua lettera, agli intellettuali che in Italia hanno assunto l’iniziativa per una lista a suo sostegno, affinché il percorso avviato si ispiri alla necessità di costruire l’unità, aperta e senza esclusioni, della sinistra sociale e politica anche in Italia .
Lanciamo, a nostra volta, l’appello affinché, anche in Molise, si dia un contributo, con l’iniziativa dal basso (e senza pretese accentratrici da parte di nessuno) dei movimenti, degli intellettuali e della cittadinanza attiva, e senza esclusioni, alla costruzione di una lista per Tsipras, allo scopo di cambiare gli equilibri in Europa a favore delle forze del lavoro e contro le forze del capitale e dei mercati, per mettere freno all’austerità, per rivendicare il ritorno alla democrazia.
Nello Acampora, Silvio Arcolesse, Franco Basso, Marco Cataldo, Luigi Ciaraffa, Gigino D’Angelo Giovanni Di Lembo, Francesco Di Lucia, Italo Di Sabato, Leda Di Santo, Mimmo Farina, Maria Giuseppina Fusco, Lidia Gasdia, Emilio Izzo, Nicola Lanza, Giovanna Lanza, Maurizio Luciani, Nicola Magri, Patrizia Manes, Michele Mignogna, Lucio Pastore, Anna Maria Polio, Giuseppe Santoro, Candida Stellato, Rino Ziccardi.
Le adesioni all’appello vanno inviate all’indirizzo email molisepertsipras@gmai.com