Ennesimo parco eolico in Basso Molise, il no di Sinistra Italiana: “E’ uno scempio”

Autorizzato dal governo nel silenzio della politica locale. Notarangelo: “Se la tanto decantata filiera del centrodestra porta alla distruzione del territorio, meglio spezzarla al più presto”

“Non assisteremo inermi all’occupazione e al disfacimento del territorio per meri interessi privati. Sinistra Italiana si oppone al « Parco eolico Colli degli Osci » – l’ennesimo per la zona – che prevede ben 16 aerogeneratori e coinvolge i comuni di Montorio nei Frentani, Ururi, San Martino in Pensilis e Larino. Il Basso Molise ha già dato e non accetteremo che vengano imposte dall’alto decisioni che deturpano il suo ricco patrimonio naturalistico e paesaggistico, la sua biodiversità e che mettono a serio rischio la sua integrità e bellezza e la chiara vocazione turistica e agricola”.

Lo dichiara in una nota il segretario regionale Vincenzo Notarangelo. “L’autorizzazione all’impianto – spiega – è giunta direttamente dal Consiglio dei ministri del 9 aprile 2024 e mi chiedo che fine abbiano fatto i nostri rappresentanti regionali e parlamentari. Se la tanto decantata filiera istituzionale di centrodestra comporta la svendita e distruzione dei nostri borghi e dei nostri agri, non possiamo che augurarci che venga spezzata al più presto per il bene della Regione”.

“Il Molise – prosegue Notarangelo – ha ampiamente superato l’obiettivo europeo 2030 del 30% di energia prodotta da fonti rinnovabili e nella zona sono in itinere, alcune già realizzate e finanziate, iniziative che vanno nella direzione opposta, quella del progresso vero e della valorizzazione ambientale, storica e culturale del territorio”.

“Il progetto presenta tante lacune ed omissioni, sottovaluta chiaramente la sua capacità d’impatto e va fermato. In questa battaglia – conclude – saremo accanto ad amministratori e associazioni locali e a tutti i cittadini che non si arrendono allo scempio. Politica e istituzioni non possono restare in silenzio e devono schierarsi e fare la loro parte, è in casi come questi che si comprende a chi stanno davvero a cuore le sorti del Molise”.

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