La grande “sete” delle ultime settimane, generata dalle temperature torride in tutta Italia, Molise compreso, riporta in primo piano l’importanza che i Consorzi di Bonifica rivestono per l’agricoltura e dunque l’economia del Molise. Un argomento molto caro a Coldiretti che, nello scorso mese di marzo, ebbe un incontro con il Presidente della Regione, Donato Toma, cui manifestò le difficoltà e le criticità che gli enti consortili si trovavano quotidianamente a fronteggiare.
“Nel corso del colloquio avuto col Governatore – ricorda il Delegato Confederale di Coldiretti Molise, Giuseppe Spinelli – parlammo ampiamente delle problematiche legate ai Consorzi di Bonifica del Molise, soffermandoci ampiamente su quelli di Termoli e Larino, i due Enti che si fonderanno nel Consorzio del Basso Molise. Fornimmo al Presidente Toma un dettagliato quadro sulle loro criticità, suggerendo al contempo delle soluzioni ma – osserva Spinelli – ad oggi tutto tace. Per questo chiediamo al Presidente Toma cosa stia effettivamente facendo per risolvere le problematiche legate ad un settore tanto importante, e non solo per l’agricoltura, specie in un momento in cui l’acqua sta diventando sempre più un bene preziosissimo”.
Siccità, temperature altissime e rete “colabrodo”, unite ad una situazione debitoria “notevole” degli Enti di Termoli e Larino, rischiano di mettere letteralmente in ginocchio l’intero comparto agricolo regionale. “Nell’incontro di marzo – spiega ancora Spinelli – prospettammo al Governatore una possibile “soluzione” alla gestione debitoria dei due enti, gravati da circa 22 milioni di euro di passività. In quell’occasione proponemmo al Governatore che la Regione assumesse su di se parte dei debiti esistenti nei confronti di Molise Acque che ci risulta, tra l’altro, non abbia la titolarità della concessione delle acque. Inoltre – prosegue il Delegato Confederale di Coldiretti – il Consorzio ha presentato un progetto di finanziamento (nell’ambito del PNRR – MISSIONE 2), ristrutturazione e adeguamento delle reti irrigue e degli impianti consortili dell’importo di 11mln e 135mila euro. Questo – precisa Spinelli – sicuramente non potrà esse ottenuto, in quanto la titolarità dell’utenza di prelievo delle acque deve essere in capo al Consorzio stesso, come avviene per tutti i Consorzi d’Italia. Anche su questo punto, nonostante il Presidente Toma sia stato sollecitato, ad oggi, tutto tace”.
L’attenzione verso il problema non è mai calata tanto che l’11 maggio, le Organizzazioni, con in testa Coldiretti e alcuni soci, hanno nuovamente incontrato il Governatore Toma il quale promise di alzare il budget per i Consorzi da 350mila a 500mila euro. Purtroppo però, in Bilancio la somma stanziata è rimasta a 350mila euro.
Tornando invece alla situazione debitoria, Coldiretti chiese al Governatore che il debito degli Enti potesse essere in parte oggetto di un mutuo a carico della Regione ed il residuo in capo al nuovo Ente consortile, che altrimenti nascerebbe con un carico debitorio tale da paralizzarne l’attività. Una proposta, questa, che il Governatore assicurò di voler approfondire, anche in virtù delle potenzialità del Basso Molise per lo sviluppo dell’agricoltura, ma che, ad oggi, non ha prodotto alcuna risposta”.
“Intanto – osserva preoccupato Spinelli – il tempo passa, alla guida dei due Enti è stato nominato un nuovo commissario straordinario (il dott. Fabio Rastelli, ndr) ma i problemi legati alla gestione delle risorse idriche restano immutati, ed in questa situazione chi ne paga, come sempre le spese sono gli agricoltori, ovvero coloro che ogni giorno lavorano per produrre cibo per l’intera collettività. Ma il Presidente Toma e l’intera Giunta regionale – conclude Giuseppe Spinelli – si rendono conto che così facendo stanno distruggendo al vera agricoltura del Basso Molise?”