La situazione degli ammalati cronici e delle persone fragili in Molise ora rischia di collassare.
Bambini, anziani, pazienti con patologie croniche, persone con fragilità certificate stanno correndo il rischio di ammalarsi non solo di Covid senza avere alcuna possibilità di proteggersi né di poter essere curati così come ne avrebbero diritto.
Non sono comprensibili il ritardo nella distribuzione in Molise e la carenza di dosi di vaccino per l’influenza stagionale: di fatto si stanno escludendo molti pazienti dal piano di prevenzione verso i comuni virus influenzali.
Mi arrivano decine di segnalazioni di genitori, persone preoccupate e persino medici ed infermieri esposti al rischio quotidiano di ammalarsi in ospedale perché i vaccini, nonostante il plateale gesto di propaganda del Presidente Toma che si è fatto vaccinare in conferenza stampa, non sono ancora disponibili.
Non lo sono né presso i pediatri né presso i medici di base che, a quanto pare e su disposizione di Toma, a partire da oggi avranno anche l’onere di fare i test rapidi per verificare la positività o meno dei loro pazienti al Covid.
Soluzione questa, che si poteva già mettere in atto da Aprile e che creerà non pochi problemi a pediatri e medici di base nella gestione dei loro pazienti, nel distanziamento etc.
E la situazione delle persone ammalate di diabete sembra essere ad un passo dal caos perché a breve l’ultimo medico organico al reparto di diabetologia di Termoli andrà in pensione e se non ci sarà nessun incremento dell’organico il rischio sarà gravissimo: verranno a mancare le figure sanitarie specialistiche i servizi essenziali, i medici specializzati in diabetologia ed endocrinologia, innanzitutto, poi il personale infermieristico adeguatamente formato per il trattamento del piede diabetico; e ancora gli infermieri preposti alla gestione degli ordini dei consumabili, ossia dei presidi necessari alla somministrazione di insulina e al monitoraggio glicemico quotidiano e, da ultimo, il personale specializzato nell’addestramento all’utilizzo delle pompe computerizzate di erogazione dell’insulina, i cosiddetti microinfusori.
Senza nuove assunzioni il servizio medico sarà garantito per sole dieci ore settimanali e quindi solo attività routinaria, niente microinfusori, niente trattamento delle complicanze etc.
Le diverse Associazioni legate all’ambito dei malati di Diabete hanno più volte inviato richieste e istanze alla Regione Molise, al Direttore generale Florenzano, al Direttore Sanitario Scafarto oltre che al Direttore del Distretto sanitario Giorgetta ma, indovinate un po’, ad oggi non hanno ricevuto alcuna risposta.
Avv. Vittorino Facciolla
Consiglio Regionale del Molise – Gruppo Consiliare Partito Democratico