Emergenza Covid ed emergenza lavoro/ Cgil, Cis e Uil: Toma non trova tempo per discutere con i sindacati

Per agire bene nel governo di uno stato bisogna ascoltare molto e parlare poco”. Vale la pena scomodare teorici dell’assolutismo illuminato d’oltralpe per intervenire su questioni politico/sindacali che riguardano il nostro “piccolo” Molise? A ragion veduta crediamo di si e non certo per proporre improbabili paragoni tra gli attuali detentori del potere politico locale con chi ha tracciato, nel bene e nel male, la storia del proprio tempo, della propria nazione e di pezzi dell’Europa nella lontana metà del secolo scorso.

CGIL, CISL e UIL del Molise dopo le ennesime distrazioni del Governatore Donato Toma (che a quanto pare molto parla e poco ascolta) rispetto a richieste ordinarie di incontro su argomenti che riguardano le sorti di migliaia di lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati e cittadini molisani, ritengono che si sia arrivati al punto di non ritorno.

La verve dell’uomo solo al comando, più volte messa in mostra dal Governatore del Molise, non è più tollerabile in un sistema che dovrebbe essere di normali relazioni con i rappresentanti di una buona parte dei molisani; in realtà, a quel che ci è dato sapere, nemmeno le relazioni con pezzi del partenariato seguono una logica inclusiva che pure sarebbe indispensabile soprattutto in una fase di crisi sanitaria ed economica come quella che stiamo attraversando.

In questa sede appare superfluo ricordare le richieste di incontro disattese da parte del Presidente Toma nel periodo del primo lockdown allorquando da parte sindacale è stato chiesto non solo coinvolgimento ordinario ma anche condivisione di responsabilità per la gestione delle diverse emergenze, in primis quella sanitaria; non riteniamo utile riportare nemmeno le numerose azioni proposte dal sindacato in questi mesi che hanno agito nei diversi contesti per doveroso senso di responsabilità nell’interesse non solo dei propri rappresentati ma dell’intera Regione e dell’intero Paese.

Ma il Governatore molisano, a quanto pare, trova tempo per tutto : con immenso lavoro sta imparando a fare il politico, ha fatto e disfatto le Giunte, lavora giorno e notte per mantenere gli equilibri della sua maggioranza ballerina, tenta di agganciarsi alle linee politiche nazionali di appartenenza e si lamenta a sua volta di mancato coinvolgimento nelle scelte proposte dal Governo, prova con incessante lavoro a difendere lo scatafascio del sistema sanitario regionale determinato – a questo punto – anche da lui e dai suoi sodali, si prodiga in decine di videoconferenze che, a suo dire, dovrebbero aver risolto o risolvere i problemi del Molise e dei molisani, trova il tempo di interloquire radiofonicamente e televisivamente per magnificare il modello Molise della gestione dell’emergenza (?), per decantare le bellezze della Regione e l’attaccamento viscerale alla sua terra (?) ….trova tempo per queste ed altre cose…. ma non trova tempo per discutere con i sindacati.

La goccia che a questo punto ha fatto travalicare un vaso stracolmo si è concretizzata con la non curanza che rasenta il limite della scortesia non solo Istituzionale ma anche personale, verso le ultime due richieste datate 9 e 14 ottobre prodotte a firma delle Segreterie Regionali di CGIL, CISL e UIL che avevano proposto di discutere, tra le altre cose, delle opportunità di sviluppo legate alle opere infrastrutturali che riguardano il Corridoio Europeo trasversale Tirreno-Adriatico e delle problematiche relative alle implicazioni del sistema di trasporto locale nel suo complesso rispetto alla mobilità regionale e sul mondo ad essa strettamente connesso dei trasporti scolastici, delle mense, nonché degli assistenti scolastici a sostegno di studenti disabili.

Nulla da fare : ad oggi zero risposte, nemmeno la decenza di dire : “Non ho tempo, ci stiamo già lavorando, non è importante quello che proponete ecc… “.

Gli sporadici rapporti e convocazioni formali ed informali degli scorsi mesi non hanno avuto alcun seguito anche rispetto ad impegni precisi assunti dal Governatore.

La comunicazione Istituzionale si limita spesso alla richiesta di osservazioni nei comitati di sorveglianza dei fondi delle diverse programmazioni senza che ci siano, anche con il pretesto del distanziamento COVID, le dovute e opportune riunioni e consultazioni preliminari.

Le sottoscritte OO.SS. in queste condizioni, continueranno a lavorare con senso di responsabilità verso cittadini, lavoratori e pensionati svolgendo un ruolo attento di vigilanza e di proposta ma non sono più disposte a tollerare questo assurdo comportamento da parte di chi detiene pro tempore il potere istituzionale.

Deve essere chiaro al Governatore e alla sua maggioranza che saremo ligi nel rispettare le regole dettate dall’emergenza ma faremo sentire forte, in tutte le sedi, la nostra voce e le nostre denunce nonostante le opportune mascherine che, per noi, NON DIVENTERANNO MAI UN BAVAGLIO che impedirà di reclamare DIRITTI per TUTTI. Oltre ai diritti, poi, ci sono anche i doveri. Quei doveri che cittadini, lavoratori e imprese molisane quotidianamente hanno svolto e svolgono con grande sacrificio e senso di responsabilità e che dovrebbero essere il primo pensiero anche di chi ha il compito di compiere scelte importanti e necessariamente condivise per il futuro dei molisani.

CGIL, CISL e UIL del Molise nei prossimi giorni programmeranno azioni di presidio e mobilitazioni mirate di denuncia verso le intollerabili assenze rispetto alle innumerevoli mancanze della politica Regionale che per i comportamenti assolutisti del suo Governatore dovrà iniziare a rispondere con nome e cognome per inadempienze e responsabilità che stanno emergendo nei diversi settori : in primis verso Sanità e Sociale, Scuola, Trasporti e Lavoro.

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