Il Governo sta operando bene rispetto alla pandemia da Covid-19, assumendosi responsabilità importanti, attraverso azioni serie e coraggiose. È ignobile, in un momento così delicato, ricercare polemiche e strumentalizzazioni, semmai è l’ora del l’unità nazionale. Con questo spirito e con questa
finalità le scriviamo, affinché si ricomponga lo strappo con i lavoratori della FCA di Termoli. Infatti in un momento così rischioso arrivano allarmanti comunicazioni da parte dei lavoratori, costretti, in ottemperanza al DPCM 11.03.20, a prestare servizio con le seguenti criticità: – assenza della distanza minima di un metro (nel montaggio ciò è praticamente impossibile date le dimensioni di un motore); – assenza della dotazione dei dispositivi anti contagio (DPI).
Tutto ciò in un territorio che dal cinque marzo non dispone di alcun presidio ospedaliero, una situazione che potrebbe diventare molto pericolosa, sia dal punto di vista sanitario, sia sociale.
Non c’è più tempo e quindi sollecitiamo con urgenza la sospensione delle attività dello stabilimento in oggetto, così come accaduto in altri stabilimenti, almeno fino al ripristino delle funzioni ospedaliere del San Timoteo di Termoli (CB) o alla riapertura del Vietri di Larino (CB) e comunque fino all’attuazione da parte dell’azienda delle misure idonee così come previsto dal succitato decreto e da l D.Lgs. 81/2008, utilizzando gli ammortizzatori soci ali a tutela del salario dei lavoratori.
Capiamo la necessità del Governo di dover trovare u n equilibrio tra la riduzione del contagio e il proseguimento dei servizi di base del Paese, e quindi ci uniamo all’appello dei sindacati e auspichiamo che il prosieguo delle attività produttive sia il frutto di una più efficace concertazione con le parti sociali.
Nicola Palombo Coordinatore èViva Molise