Emergenza cinghiali, il sindaco Amoroso scrive al Prefetto: necessario richiedere un intervento mirato (video)

Di seguito i testo della lettera a firma del Sindaco di Petrella Alessandro Amoroso , inviata al Prefetto di Campobasso Francesco Antonio Capetta.

“Sua Eccellenza,è con viva preoccupazione che Le scrivo, anche alla luce delle criticità evidenziate in occasione dell’incontro tenutosi in Prefettura lo scorso 15 luglio, cui hanno fatto seguito una serie di accadimenti a danno dei cittadini residenti a Petrella Tifernina, che mi onoro di rappresentare.

L’emergenza cinghiali in Molise è un argomento tristemente noto, del quale molto si è discusso, in sedi e contesti differenti, alla presenza di illustri rappresentanze istituzionali e personalità del mondo associativo e professionale; incontri di indubbia necessità ai quali, però, è indispensabile far seguire azioni materiali in grado di fornire risposte e soluzioni concrete alle istanze che pervengono quotidianamente dai nostri concittadini.

Un problema che da primo cittadino ho sollevato a più riprese, anche alla luce delle ripetute incursioni degli animali selvatici in pieno centro abitato e nelle aree rurali circostanti; solo qualche giorno fa, a mero titolo esemplificativo, un branco di cinghiali è stato avvistato alle porte del paese e, nello specifico, si è introdotto in una proprietà privata dove, oltre a creare danni alle colture, sostava nei pressi delle automobili parcheggiate, cogliendo di sorpresa la proprietaria intenta a mettersi a bordo del veicolo.

Inutile elencarLe le ripetute sollecitazioni che, con preoccupante frequenza, giungono alla mia attenzione ma, Le assicuro, esse sono il risultato di una vera e propria esasperazione collettiva, non solo da parte dei molti agricoltori presenti nella nostra comunità – bersagli privilegiati degli ungulati – ma anche dai tanti cittadini preoccupati per l’incolumità pubblica.

A mio modesto parere, credo siano più che maturi i presupposti e i tempi per richiedere un intervento mirato, commisurato, nella sua forza, alla portata dell’emergenza che ci ritroviamo a dover affrontare, come ad esempio l’impiego del personale dell’Esercito.Sicuro della Sua attenzione, confido altresì nella Sua gentile disponibilità a voler dialogare e ragionare in questa direzione”.

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