Elezioni regionali, la posizione del Partito della Rifondazione Comunista

Riceviamo e pubblichiamo

COMUNICATO STAMPA

Il Partito della Rifondazione Comunista del Molise lavora da tempo per aggregare le forze politiche, sociali, di movimento e associative che contrastino le politiche liberiste che, negli ultimi 20 anni, senza sostanziale differenza tra i governi di “centrodestra” e quelli di “centrosinistra”, hanno devastato la nostra Regione e il nostro Paese. Le prossime elezioni nazionali e regionali costituiscono, in questo senso, una tappa importante.

Si tratta di costruire le premesse per invertire anche qui in Regione processi che:

  • trasferendo ingenti risorse dai lavoratori e dagli strati popolari alla rendita (finanziaria e immobiliare) e ai profitti, hanno drasticamente ridimensionato le tutele e la stessa accessibilità agli istituti fondamentali dello stato sociale, negando di fatto diritti costituzionalmente tutelati: alla sanità, all’istruzione, alla casa;
  • destinando gran parte delle risorse disponibili ad opere speculative, le hanno sottratte alla necessaria cura del territorio, al sostegno all’agricoltura, al mantenimento di sevizi e presidi fondamentali nelle aree interne, che, a causa di tali scelte, subiscono spopolamento e desertificazione;
  • ispirati dalla logica neoliberista di lasciar fare al mercato, hanno favorito la crescita della disoccupazione, della precarietà e del lavoro nero (soprattutto, ma non esclusivamente giovanile), riattivando il fenomeno dell’emigrazione delle migliori energie della Regione.

Sulla base di queste premesse, è evidente che anche attraverso la prossima battaglia elettorale  si tratta di immettere concreti elementi di alternativa a questi indirizzi, puntando a riconquistare spazi di rappresentanza per la parte di società molisana che maggiormente patisce le conseguenze delle scelte politiche degli ultimi anni, garantendo una presenza di una sinistra antiliberista e di classe all’interno del Consiglio regionale.

Il PD, a livello nazionale e regionale, porta le maggiori responsabilità delle politiche violentemente antipopolari attuate in questi anni in Italia e in Molise.  L’operazione Ulivo 2.0, che da mesi domina il dibattito mediatico in regione, ha carattere strumentale ed è tutta interna alla ricollocazione del ceto politico del PD stesso. I promotori, Ruta e Leva, sono quelli che a suo tempo imposero Frattura, proveniente da Forza Italia, come presidente della Regione e che hanno votato in parlamento le peggiori riforme, che hanno massacrato lavoratori, giovani e pensionati .

Pertanto, il PRC del Molise sta lavorando ad un progetto di aggregazione politica e sociale per rilanciare una vera e sostanziale alternativa al PD e al Centrosinistra.

Per costruirla, il PRC fa appello prioritariamente a tutti i comunisti, a tutte quelle sensibilità anticapitaliste, antifasciste e antiliberiste, organizzate e non, a quanti si impegnano in movimenti e associazioni vicine ai componenti più deboli della società (migranti, lavoratori precari, giovani disoccupati, pensionati), a quella parte del mondo della cultura che ha preso le distanze dal pensiero unico imposto dal liberismo.

Il PRC del Molise, infine, si appella anche alle tante intelligenze e sensibilità presenti nel percorso della battaglia per la difesa della Costituzione, con cui si è proficuamente collaborato e anche ai compagni che hanno partecipato all’ultima assemblea organizzata dal partito a Campobasso, affinché anch’essi diano un contributo fattivo alla costruzione di un progetto alternativo, non disperdendo tanto lavoro fatto in direzione della elaborazione delle idee, forza concreta per un radicale cambiamento del Molise.

PER LA SEGRETERIA REGIONALE PRC MOLISE:

     Silvio Arcolesse

Commenti Facebook