Tra i nuovi candidati alle prossime elezioni regionali figura Paola Matteo, insegnante d’inglese al Liceo Classico di Campobasso e ed al Liceo Scientifico ‘Mario Pagano’ e pedagogista clinico. A lei abbiamo chiesto le motivazioni della sua discesa in campo.
“Sono scesa in politica per motivazioni personali legate alla mia famiglia ed agli affetti, ma anche per affermare la voglia di riscatto delle donne, che meritano maggiore presenza nelle istituzioni pubbliche e nel Palazzo. Sono una donna, una mamma, un’insegnante che sente il bisogno di mettersi in gioco per un contributo successivo. Voglio rivolgere particolare attenzione al mondo femminile, prevedendo forme concrete di conciliazione tra tempi di lavoro e tempi della famiglia: incentivi sui nidi, orari flessibili, lavoro da casa. Per me la parola d’ordine è condivisione: una politica del fare e del costruire insieme, un percorso comune con le altre donne che rivestono ruoli istituzionali sul territorio già impegnate ad affermare i diritti delle donne e delle persone più vulnerabili.”
Perché ha scelto la lista di ‘Orgoglio Molise’?
“Perché Orgoglio Molise non è solo una lista elettorale ma un progetto nato per costruire un nuovo modello di sviluppo per il nostro Molise, un modello tutto molisano, da costruire insieme, un modello fatto di tradizione e modernità non dimenticando mai quali sono le nostre origini. I temi al centro dell’interesse di questo progetto sono temi centrali dello sviluppo di una nazione: lavoro, infrastrutture, giovani, sanità, agricoltura.”
Con quale approccio il politico si pone nei confronti della gente che chiede risposte alle proprie istanze?
“Sappiamo tutti che c’è un clima di sfiducia del cittadini nei confronti della politica, che troppo spesso appare sorda ed arrogante; bisogna quindi recuperare il rapporto umano. Un sorriso, un incontro, un dialogo, una stretta di mano con il cittadino per capirne le sue esigenze e i suoi tormenti, sono un passaggio essenziale per chi fa politica. In particolare ci vuole attenzione verso i giovani, gli anziani, i disabili; sono tematiche a me care perché si tratta di persone troppo spesso dimenticate. La disabilità è una tematica che mi sta particolarmente a cuore, un po’ anche per deformazione professionale essendo anche pedagogista clinico, e per questo nel corso di questa campagna elettorale ho incontrato le varie associazioni di riferimento per ascoltare i loro bisogni”.
Quali, in sintesi, gli altri punti del suo programma elettorale?
” Voglio mettere al centro del mio programma la famiglia e la lotta alla povertà riservando un’attenzione particolare anche alle fasce più deboli e vulnerabili. La politica poi deve lanciare un segnale: si devono abbattere i costi della politica, ridurre le indennità ed introdurre un sistema premiale per il raggiungimento di obiettivi che siano di pubblico interesse. Un’altra tematica che mi sta particolarmente a cuore è quella della scuola. Io penso che l’edilizia scolastica debba essere una priorità insieme al problema del dimensionamento scolastico. Fondamentale inoltre il ripristino della Protezione civile, smantellata dall’amministrazione uscente. E ancora: la sicurezza. La società è cambiata perché anche il Molise accoglie un numero elevato di immigrati e ciò ha contribuito a diffondere un senso di insicurezza nel nostro territorio. Bisogna intervenire con la prevenzione, con la promozione di tavoli periodici con i Prefetti, favorire incontri con la popolazione locale, agire in sinergia con la scuola sulla cultura della legalità. Il mio obiettivo sarà anche quello di contrastare il fenomeno dell’esodo e della disoccupazione giovanile che cresce sempre più e tanti sono costretti ad emigrare altrove. Il vero problema di questa regione è il lavoro, che deve tornare ad essere dignità, libertà di espressione, mezzo per costruire se stessi e una società più libera e prospera. Non è pensabile una prosperità economica senza adeguate infrastrutture. Bisogna lavorare per costruire vie di comunicazioni efficienti e collegamenti veloci. Turismo e cultura: la nostra regione presenta una grande ricchezza di tradizioni culturali, siti archeologici, aree naturalistiche incontaminate, salubrità dell’aria e genuinità dei prodotti enogastronomici ma ad oggi il Molise è la regione italiana con il minor flusso turistico nei mesi invernali a causa di una cattiva gestione. Agricoltura: in Molise è ancora possibile reperire prodotti genuini e di alta qualità ma le nostre aziende agricole molisane non sono competitive. Quindi, investire nella formazione, nell’innovazione, nella ricerca e nel trasferimento tecnologico, preservare la qualità dei prodotti. Infine la sanità: ci dovrà essere un punto di equilibrio tra pubblico e privato. Io credo che ai molisani vada garantito il diritto alla salute e soprattutto il diritto alla cura, e all’assistenza sanitaria e la possibilità di curarsi nella propria regione attraverso l’efficienza e l’efficacia di tutte le strutture ospedaliere molisane. Vogliamo garantire la conservazione degli attuali 4 poli ospedalieri, senza dimenticare le eccellenze dei centri di ricerca molisani di cui dobbiamo essere orgogliosi”.
In conclusione un giudizio sul vostro candidato alla presidenza della Regione Molise
“Donato Toma è una persona competente ed aperta al dialogo e sta conducendo una campagna elettorale sobria e rispettosa dell’avversario; è sicuramente, come recita anche il suo spot elettorale, una persona perbene e la persona giusta per guidare la Regione nei prossimi anni”