Paola Calenda, 36 anni, già referente per l’area Cuperlo in Molise, è stata nominata Coordinatrice regionale “PES Activist Molise” nel corso dell’incontro degli attivisti provenienti da varie regioni italiane, che hanno preso parte al congresso del Partito Socialista Europeo tenutosi a Roma venerdì 28 Febbraio e sabato 1 Marzo. Alla giovane campobassana spetterà il compito di organizzare su tutto il territorio regionale la rete degli attivisti in vista delle elezioni europee in programma il 25 Maggio 2014. Elezioni cruciali per il destino dell’Italia. Non è indifferente, infatti, sapere quale ruolo assumerà l’Unione nella vita dei suoi cittadini, quale nuovo rapporto di forza potrà stabilire nei confronti delle sovranità nazionali e, soprattutto, dei mercati finanziari, quale visione politica sarà impressa all’azione di governo della Commissione Europea.
La sfida è mai come oggi quella di rispondere alla rabbia nei confronti dell’Europa retta fino ad oggi da una maggioranza conservatrice, mera esecutrice di richieste imposte da un modello sociale individualistico e da un sistema economico imperniato sulla mancanza di controllo e di contrappeso al potere dei mercati finanziari.
Per la prima volta, in vista delle elezioni europee, si è scelto di dare vita ad una grande mobilitazione di attivisti e volontari a sostegno del Partito Socialista Europeo e della candidatura di Martin Schulz alla Presidenza della Commissione.
Quest’orizzonte ha permesso di costruire intorno alla campagna #knockthevoteitalia una rete fisica e digitale di volontari che stanno organizzando in ogni realtà eventi, formazione e approfondimento dei temi politici. Una rete che vuole mettere le sue radici anche in Molise. In tal senso la nomina di Paola Calenda è stata accolta con grande gioia ed entusiasmo dalla neo Segretaria del PD Molise Micaela Fanelli.
“Il congresso del Partito Socialista Europeo – ha affermato Paola Calenda – è stato l’inizio di un percorso entusiasmante che ci porterà alle elezioni europee del 25 Maggio 2014. La vera novità è che per la prima volta nella storia saranno i cittadini a eleggere il futuro Presidente della Commissione Europea; scelta quest’ultima necessaria per rendere i popoli europei consapevoli del proprio ruolo e della propria missione. La partecipazione al congresso PSE mi ha fatto capire che, pur mantenendo la nostra appartenenza ad un Paese meraviglioso come l’Italia, non possiamo dimenticare che oggi tutte le decisioni politiche fondamentali passano per Bruxelles.
La scelta del Partito Democratico di aderire alla grande famiglia dei socialisti e dei progressisti europei rafforza la volontà di rovesciare l’Europa della burocrazia e della finanza, nel segno della partecipazione democratica, del lavoro, dell’integrazione, dei diritti di cittadinanza, della pace e del benessere. Insomma un’Europa che guarda con orgoglio a sinistra.
La candidatura di Martin Schulz ne è la conferma. Nel corso del suo intervento Schulz ha parlato di disuguaglianza sociale, di disoccupazione giovanile, della necessità di aumentare i salari, di parità tra uomini e donne, dell’austerità da superare. Ma la parte del discorso che lo rende il leader ideale della sinistra europea, e’ stata quella in cui si è soffermato sul dolore che nasce in noi quando sentiamo un padre di famiglia che non sa come sfamare i suoi figli perché a 50 anni perde il lavoro; il dolore che sfocia in noi quando un giovane ti racconta che non sa cosa sia il futuro; il dolore di chi ha costruito con fatica e sacrifici il suo futuro e oggi se lo vede portar via. Martin Schulz è l’interprete dell’idea di un’Europa Migliore che noi socialisti e socialdemocratici dobbiamo costruire; un’Europa che insieme possiamo finalmente riconoscere come “la nostra Europa”.