“La NewCo non è in grado di garantire lo svolgimento della prossima Campagna”.
Potrebbe essere questa la scusa utile a giustificare il “passaggio” delle quote zucchero, dal Nuovo Zuccherificio del Molise alla Società di Volpe Pasini (Aria Food srl, nata formalmente nel settembre 2014, alla ribalta della cronaca per “l’affaire” Gam, altra azienda partecipata in toto dalla Regione Molise) l’unica ad aver dichiarato un “certo” interesse all’acquisizione dello Stabilimento di Termoli anche se, nei fatti, non ha mai risposto alle precedenti aste di vendita promosse dal Commissario Liquidatore, il solo a poter prendere una decisione sulle modalità del subentro. Ben quattro aste sono già andate deserte.
In realtà il MoVimento 5 Stelle è convinto che, ad oggi, nessun soggetto è in grado di garantire purtroppo lo svolgimento della Campagna bieticola 2015.
Proviamo a spiegarci:
- Ad oggi non è stato seminato alcun ettaro a barbabietola;
- Gli agricoltori, anche alla luce delle novità introdotte dalla Nuova Politica Agricola Comune 2015-2020, hanno già operato le loro scelte colturali, senza riservare superfici alla barbabietola;
- Quanti e dove sono i numerosi coltivatori (necessari a garantire un minimo di approvvigionamento allo stabilimento) disponibili a seminare barbabietola primaverile, tenuto conto che il prezzo attuale dello zucchero non consentirebbe di pagare le barbabietole più di 26,29 €/ton (a meno che l’amministratore dello zuccherificio non voglia chiudere il bilancio in negativo), cioè il prezzo minimo da garantire ai coltivatori come previsto dalle leggi Comunitarie?
Dunque, per il MoVimento 5 Stelle, le uniche attività che lo ‘Zuccherificio in melassa Pasini’ potrebbe portare avanti sono due: la riconversione in centrale biomasse/biogas, visti gli enormi incentivi sulla produzione di questa pseudo-energia alternativa, o fittare tutta la quota all’estero, ma anche in questo senso le aspettative non sono rosee. Visto l’attuale prezzo dello zucchero, infatti, la cessione delle Quote zucchero oltre confine difficilmente potrà garantire utili se consideriamo la tassa di circa un milione e 12mila euro a carico dell’impresa detentrice della quota.
Di fronte a questa situazione, quali vantaggi garantirà il passaggio delle quote zucchero dalla NewCo a Pasini?
Per i dipendenti le cose non andrebbero assolutamente meglio di come vanno ora. Se non ci saranno bietole, si può solo prevedere il distacco del personale dalla NewCo alla Società subentrante, magari, per alternarsi nei turni alla portineria, unica area della Fabbrica che resterà attiva.
I bieticoltori attendono ancora il saldo delle bietole coltivate nella scorsa campagna. I coltivatori, quindi, possono solo sperare che il “buon” Pasini paghi loro il dovuto, nonostante sia molto difficile prevedere un ritorno economico dalla gestione dello Zuccherificio (perché mai dovrebbe pagare il debito della NewCo?).
Sicuramente un vantaggio lo avrebbe la struttura commissariale che, prevedendo opportune clausole contrattuali, potrebbe sperare nel pagamento dell’affitto annuale, cosa che la NewCo sembra non poter garantire.
Ovvio, speriamo che tutti questi timori siano presto spazzati via, che il nuovo investitore abbia un bel progetto di rilancio della campagna bieticola e che, una volta per tutte, tolga dalle mani della politica una attività imprenditoriale che non le compete e su cui ha dimostrato completa incapacità.
In questo quadro, il MoVimento 5 Stelle vuol sapere quali sono i reali interessi in gioco e chiede assoluta trasparenza su ogni eventuale contrattazione, perché anche in questo caso si parla di soldi dei cittadini e tanti, troppi, ne sono già stati bruciati in passato.
Inoltre vorremmo che venisse fatta chiarezza sulla ormai ineludibile situazione debitoria della NewCo e sulle eventuali responsabilità dei manager che si sono avvicendati alla sua guida dal giorno della nascita. Ad esempio, vorremmo sapere se il supermanager Alfieri calato dall’alto, abbia davvero fatto gli interessi dello Zuccherificio e se il governo Frattura abbia verificato a dovere tutta la sua gestione.
Per chiarire questi dubbi, comunque, presenteremo formale interrogazione alla Giunta.