“Si apre un nuovo dramma occupazionale in Molise. E non solo per il numero di persone coinvolte, che a prima vista può sembrare esiguo ma rappresenta comunque uno spaccato importante per il nostro Molise, ma soprattutto riguardo al settore in cui si sta verificando e per le modalità stesse che si stanno succedendo nel diffuso silenzio delle parti coinvolte!”
Questo il grido d’allarme che i segretari Regionali di UILTUCS – Pasquale Guarracino, FISASCAT – Stefano Murazzo e FILCAMS – Daniele Capuano alzano rispetto alla procedura di licenziamento aperta nei confronti dei lavoratori che da anni prestano il proprio lavoro presso la mensa dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso.
“La procedura di licenziamento è stata adottata dall’azienda – specificano i Segretari- successivamente alle riduzione dei posti letti avvenuta nel nosocomio e conseguente calo dei pasti. Inizialmente è stato fatto ricorso agli ammortizzatori sociali e oggi l’azienda ritiene di dover procedere al licenziamento di incolpevoli lavoratori; gli stessi lavoratori che svolgono da tanto tempo il proprio lavoro con esperienza e impegno, che hanno sempre cercato di fronteggiare ogni situazione che si è presentata con la stessa diligenza e professionalità di sempre allo scopo di garantire il miglio servizio possibile a vantaggio di tutti i pazienti dell’ospedale.
Come sigle sindacali – sottolineano i Segretari – da tempo incalziamo l’Asrem affinché tale evenienza venisse scongiurata, ma purtroppo nessuno ha preso realmente in mano la situazione e questa è sfuggita di mano con evidenti ripercussioni sui lavoratori e sul servizio: non è possibile, infatti, non considerare il fatto che il paventato tagli di posti di lavoro in un settore così sensibile e delicato come quello delle mense ospedaliere avrà certe ripercussioni oltre che sui lavoratori direttamente coinvolti anche su noi stessi cittadini nel caso in cui fossimo costretti a fare ricorso alle cure ospedaliere.
L’Azienda sanitaria, da tempo, parla di una gara d’appalto imminente sul servizio ma ad oggi, questa resta chiusa nel cassetto. E onestamente, sarebbe il caso che una nuova procedura di affidamento venga bandita perché non è possibile portare avanti un servizio così importante dopo 17 anni dall’ultima aggiudicazione, avvenuta su criteri numerici, norme, leggi e fabbisogni ormai trapassati.”
I Segretari Regionali, che hanno ben approfondito la questione ormai da tanto tempo aperta, evidenziano – con una nota di fiducia – che la situazione può essere recuperata, che esiste certamente una soluzione ma questa necessita di una discussione seria e costruttiva con tutte le parti coinvolte:
“è tanto tempo che evidenziamo la necessità di un confronto complessivo: si dovrebbe attivare una discussione globale sul sistema sanità, che coinvolga sia questa vertenza che altre situazioni più in generale ed il tutto dovrebbe essere portato all’attenzione delle aziende, dell’Asrem e della Regione Molise, essendo anche quest’ultima direttamente coinvolta nei processi aziendali che riguardano l’Azienda sanitaria regionale.
FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS non sono più disposte ad attendere i tempi della politica: “ ormai la situazione è andata troppo avanti ed è necessario un intervento immediato per la salvaguardia dei lavoratori: porteremo questa vertenza all’attenzione, dell’azienda, dell’Asrem ed anche della Regione Molise, la quale è evidentemente responsabile e direttamente coinvolta su tutti le questioni legate alla sanità molisana ed al personale dei servizi ospedalieri”.