A Campobasso, Confcooperative Federsolidarietà Molise, il Centro servizi per gli studenti con disabilità dell’Università degli Studi del Molise e il Consiglio Regionale hanno aderito alla Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, confrontandosi e ipotizzando il futuro del Terzo Settore molisano, nel corso del seminario “Si può fare! Vita indipendente: esperienze in atto e progetti futuri a confronto”.
Un momento di grande attualità ed interesse, come ha spiegato il Presidente di Federsolidarietà Molise, Nino Santoro. “Abbiamo messo intorno al tavolo tutti gli attori del settore: dalla politica alle cooperative sociali; coinvolgendo il Centro servizi del volontariato con le sue associazioni e creando un ponte di collaborazione con tutti i coordinatori d’ambito. Abbiamo dimostrato che, per il futuro, – ha commentato ancora Santoro – la politica dovrà necessariamente tener conto del Terzo Settore che, con queste iniziative, dimostra la sua crescente importanza per la programmazione e la costruzione di un contesto favorevole all’attuazione di progetti di vita indipendente“.
L’appuntamento, organizzato nell’Aula Magna dell’Università del Molise, è stato anche occasione di studio ed analisi dell’esperienza della Regione Sardegna: un vero e proprio modello di applicazione della legge 162/1998. È qui infatti, che, nell’arco di venti anni, sono stati realizzati oltre 400mila piani personalizzati, co-progettati da utenti e famiglie, grazie a un’alleanza virtuosa con istituzioni pubbliche e soggetti del terzo settore. A raccontare l’esperienza sarda e a offrire soluzioni operative ai coordinatori d’ambito, sono stati Marco Espa e Francesca Palmas, che hanno evidenziato come l’utilizzo di fondi pubblici, l’impegno dei familiari e della Regione, siano stati fondamentali per l’attuazione e la riuscita dei progetti.
“Le diverse competenze professionali presenti sul territorio, la stretta collaborazione tra associazioni, famiglie e ambiti territoriali sociali, che hanno presenziato all’incontro, nonché l’ efficace impiego delle risorse pubbliche, messe a disposizione anche dal PNRR, – ha poi sottolineato Santoro – unite ad adeguate politiche regionali, possono garantire una vita indipendente e dignitosa alle persone con disabilità. Attuando progetti analoghi a quelli sardi sul nostro territorio, i percorsi di vita indipendente potrebbero diventare, anche da noi, una realtà diffusa. Come in Sardegna, anche in Molise si può fare“.