Andrea Gianfagna, una delle più belle figure del sindacato italiano, già segretario della Camera del Lavoro di Campobasso nel dopoguerra e successivamente segretario generale nazionale prima della Federbraccianti e poi della Filziat la categoria dell’agroindustria della Cgil, è stato il primo ad arrivare in Via Veneto sotto la sede del Ministero del Lavoro per portare la propria solidarietà ed incoraggiare alla lotta la delegazione dei 1744 operai molisani a cui è stata negata sia la mobilità in deroga che l’inserimento nelle misure di politiche attive del lavoro con una decisione scriteriata, irregolare e ingiusta da parte della Giunta Regionale del Molise. Subito dopo di lui Giampiero Castellotti, responsabile dell’Associazione Forche Caudine a Roma, recentemente insignito del titolo di Ambasciatore dei Molisani nel Mondo ai sensi della legge regionale n.12/2015, e per le prossime ore sono attesi dirigenti nazionali, personalità politiche ed esponenti sindacali a conferma del valore simbolico di una mobilitazione che non si limita solo a rivendicare un diritto spettante per legge ma assume il rilievo di difesa della dignità di un intero territorio abbandonato dalle istituzioni nazionali. In un Molise perso nel gossip di candidature solipsiste, rinvii elettorali ingiustificati, tagli di fondi CIPE, strade provinciali impercorribili, infiltrazioni mafiose sottaciute, istituzioni silenti e migrazioni crescenti, merita di essere segnalato questo gesto di coraggio di un manipolo di molisani irriducibili che pur senza lavoro da sei anni e senza sostegno al reddito da due anni riescono ancora a trovare la forza per battersi in difesa delle leggi dello Stato Italiano per vedersi riconosciuto un diritto limpidissimo. La loro tenacia è stata premiata ed in questo momento la delegazione è stata ricevuta dal Direttore Generale del Ministero del Lavoro Ugo Menziani a conferma del valore e del rilievo della manifestazione. Quello che avrebbero dovuto fare gli amministratori regionali lo stanno facendo senza mezzi e armati solo della loro dignità un gruppo di molisani orgogliosi a cui facciamo i migliori auguri e ringraziamo per l’esempio di resistenza che danno a tutti noi.
Michele Petraroia