Il Documento di Economia e finanza regionale 2021 mostra l’incapacità della Giunta di guardare avanti. A differenza degli anni passati non si ha neanche più l’impressione del solito libro dei sogni: questo Defr è infatti la triste rievocazione dei precedenti.
Eppure – affermano in una nota i portavoce regionali del M5S – parliamo di un Documento sul quale poggiano gli interventi per garantire un futuro a famiglie, imprenditori, lavoratori, partite iva e tante altre categorie.
Quello presentato dalla Giunta è un lavoro carente e se vogliamo anche estemporaneo, perché non riesce ad accogliere le sfide che il Piano nazionale di ripresa e resilienza impone. Ma in fin dei conti non stupisce, visto che ancora non si conoscono i progetti che la Regione Molise ha presentato a Roma per il Pnrr.
Abbiamo – continuano i consiglieri – provato ad attualizzare e dare spessore al Documento di economia, presentando proposte contenute in ordini del giorno sui temi più attuali.
Sulla transizione ecologica abbiamo proposto un nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti e un utilizzo più sostenibile della plastica, prevedendo premi ed incentivi.
Sulla transizione digitale abbiamo proposto l’utilizzo di soluzioni ‘cloud’ per i servizi pubblici, lo sviluppo delle infrastrutture digitali, un piano per la Banda larga e Ultra larga per garantire migliori servizi ai cittadini.
Sull’energia abbiamo proposto di incentivare le piccole produzioni energetiche, l’auto-consumo, le ‘comunità energetiche’, ma anche di istituire il Reddito energetico regionale, per promuovere le fonti rinnovabili e tutelare chi è in difficoltà.
Sulla cultura abbiamo proposto sostegni e risorse agli enti locali, di coinvolgere le associazioni culturali, ridefinire una nuova legge regionale sulla promozione culturale, promuovere gli archivi digitali, sostenere le imprese, le produzioni cinematografiche e audiovisive, i teatri, i musei, le biblioteche e gli enti dello spettacolo.
Giunta e maggioranza hanno bocciato tutto il pacchetto, come avevano deciso prima ancora di conoscerne i dettagli.
Intanto continuano ad immaginare interventi senza pianificare. Il Molise non ha un Piano paesaggistico, non ha un Piano discariche, non ha un Piano cave, il Piano rifiuti è scaduto, il Piano energetico è privo dei regolamenti attuativi.
Nel Def manca qualsiasi riferimento alla bonifica dei siti regionali e mancano riferimenti ai problemi legati all’ambiente; si parla di rilancio del mercato del lavoro, ma non si segnalano interventi sul settore edilizia e costruzioni, mentre il Servizio regionale sismico e paesaggistico è senza risorse e personale; si parla di infrastrutture, ma non c’è un solo intervento strategico che possa creare indotto; si fa riferimento al Piano strategico del turismo, ma non si fa nulla per impedire un maxi progetto sconcertante come quello previsto a Montenero di Bisaccia.
E ancora: si promette di potenziare le politiche per l’istruzione, ma le uniche risorse appostate per il diritto allo studio sono quelle degli studenti che pagano le tasse universitarie, oltre a quasi 2 milioni di euro non trasferiti ad Esu.
Addirittura – conclude la nota – si annuncia l’intenzione di istituire una ‘Banca della Terra del Matese’, dimenticando che già esistono una legge regionale, un regolamento e un’Agenzia che si occupa appunto di Banca della Terra, istituita su proposta del MoVimento 5 Stelle con il contributo di associazioni e università.
È solo un esempio tra tanti di una Regione incapace di riconoscere il passato, di interpretare il presente e di guardare al futuro.
Davanti ad un Documento, che è una banale e superficiale dichiarazione d’intenti, il nostro No in votazione è stato scontato ma ragionato.