“Il Documento di economia e finanza approvato ieri in Commissione assume particolare rilevanza perché dovrà riuscire a tradurre ben 40 miliardi di euro di scostamento in azioni concrete per il Paese. Gli indicatori economici dicono che la ripartenza è vicina, quindi dobbiamo intensificare gli sforzi per garantire sostegno alle categorie sociali e produttive in difficoltà”.
Così Antonio Federico, deputato M5S alla Camera e relatore del Def e del decreto Sostegni in Commissione Questioni regionali.
“Il Def delinea un quadro tendenziale e programmatico – aggiunge – che prevede un aumento costante del PIL nei prossimi anni: la politica economica sarà espansiva e questo è un bene. Ma è ancor più importante che il documento indichi, come collegati alla manovra, disegni di legge e proposte su temi determinanti. Penso a trasporti e mobilità sostenibili, al raccordo tra amministrazioni centrali e regionali, alla riforma degli ammortizzatori sociali, alla legge quadro sulla disabilità, alla revisione del testo unico dell’ordinamento degli enti locali”.
“Proprio gli enti locali – prosegue Federico – chiedono di poter assumere personale altamente qualificato nella programmazione e nella progettazione di fondi europei. Allo stesso tempo lavoriamo con i Comuni che giustamente esigono maggiore capacità di spesa per poter sostenere le imprese locali e migliorare l’offerta di servizi ai cittadini.
In Commissione ho relazionato anche sul decreto Sostegni finanziato già a gennaio scorso con uno scostamento da 32 miliardi euro e poi messo in pausa dall’assurda crisi di governo”.
“Nello specifico il decreto istituisce un fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, sostiene il settore delle fiere e dei congressi, aumenta le risorse per l’acquisto di vaccini e farmaci anti Covid, potenzia le risorse per la didattica nel Mezzogiorno, stanzia contributi alle attività svolte nei Comuni a vocazione montana appartenenti a comprensori sciistici e in Commissione stiamo lavorando per assegnare risorse anche a tutto l’indotto.
Lo scostamento da 40 miliardi servirà a finanziare un decreto Sostegni bis che integrerà queste ed altre misure con ristori corrisposti non solo in base al fatturato, ma anche all’utile, all’imponibile fiscale per sostenere soprattutto le attività più colpite dalla pandemia”, conclude.