La legge che introduce un giro di vite sulla protezione umanitaria e introduce il Taser passa il primo esame. Forza Italia esce dall’aula e FdI si astiene. Il Pd protesta: «Aumenteranno i clandestini». Ora il passaggio alla Camera di Dino Martirano www.corriere.it
Il Senato ha approvato con il voto di fiducia (163 i sì e 59 no) il decreto sicurezza-immigrazione fortemente voluto dalla Lega e dal suo leader Matteo Salvini (cosa c’è nel testo). Il decreto – che introduce un forte giro di vite per i richiedenti asilo e la protezione umanitaria richiesta dai rifugiati e mette a disposizione dei poliziotti, tra l’altro, la pistola elettrica Taser – supera dunque il primo giro di boa e ora passa alla Camera. Hanno votato a favore Lega e M5S, esclusi quattro dissidenti grillini – De Falco, Nugnes, Fattori e Montero- usciti dall’aula al momento del voto. Ma mancano all’appello altri 4 voti di grillini: si tratta di Vittoria Bogo Deledda e Michele Giarrusso (che erano in congedo dunque assenti giustificati), Virginia La Mura (assente ma che aveva firmato alcuni emendamenti assieme a De Falco) e Carlo Martelli( che si è astenuto) . Forza Italia, che apprezza il contenuto del provvedimento, è uscita dall’aula al movimento del voto. Fratelli d’Italia, che pure tifa per il provvedimento sull’immigrazione, ha scelto l’astensione nel voto che, con il nuovo regolamento del Senato, non è equivale più a un voto contrario. Hanno votato contro il Partito Democratico, Liberi e Uguali e le Autonomie. Salvini, dunque incassa il risultato ed esulta esulta: «Ci stiamo lavorando da questa estate. Sono Contento». E ora tocca al M5S avere soddisfazione sulla prescrizione e sul ddl anticorruzione fermo alla Camera perché la Lega si è messa di traverso. Su questo punto Salvini è stato, a parole, accomodante: «Sulla prescrizione chiudiamo tra qualche ora. Tra persone ragionevole una soluzione si trova sempre».
La norma sugli sgomberi
Fratelli d’Italia ha denunciato che dal maxi emendamento approvato con la fiducia, il testo che sostituisce l’intero provvedimento, è saltato il comma che permetteva alle forze di polizia interventi immediati sulle occupazioni degli stabili. «Non ci siamo, questo è un tradimento bello è buono: ai cittadini onesti che aspettavano la loro rivincita, alle famiglie regolarmente in graduatoria per una casa popolare, ai proprietari di case espropriate dai movimenti per l’occupazione e di fatto requisite dallo Stato». ( …)