Molise addì 29 novembre 2022. Questa potrebbe rimanere una data storica per il Molise. Da tempo non si vedeva da queste parti un Ministro della Sanità.
Il prof. Orazio Schillaci, neo titolare del dicastero della salute del Governo Meloni, grazie alla consueta capacità organizzativa dell’Università del Molise, non solo è approdato in Regione in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Ateneo ma, tra l’articolata esposizione dei suoi indirizzi programmatici, ha dichiarato tre cose che hanno particolarmente colpito i presenti e codesta Organizzazione Sindacale :
- 1) Il Commissariamento ultradecennale della sanità non ha prodotto risultati utili né sotto il profilo dell’efficiantamento dei servizi di cura né sotto quello del risanamento finanziario, quindi non può più essere considerato lo strumento utile per il superamento dei problemi che attanagliano la sanità molisana;
- 2) Una delle priorità per il Governo sarà lavorare per il superamento delle diseguaglianze sociali e territoriali dell’offerta sanitaria e ci sarà l’impegno in prima linea per il pari trattamento dei cittadini senza differenza tra una Regione e un’altra;
- 3) Sarà favorita la nascita di un tavolo di coordinamento istituzionale tra tutti i soggetti coinvolti. Un tavolo nel quale l’Università può avere un ruolo determinante grazie alla presenza in Molise del Dipartimento Medico e grazie all’approccio multidisciplinare verso la conoscenza del territorio e delle dinamiche socio – economiche che ivi si determinano.
In pratica, parola più parola meno, se il Ministro avesse aggiunto che il diritto universale e costituzionale alla sanità pubblica deve essere garantito dallo Stato, avrebbe ribadito alcune delle proposte centrali che la CGIL ha messo a disposizione della discussione Regionale almeno da un paio di lustri a questa parte. Considerazioni che determinano l’intenzione di consegnare una tessera onoraria della CGIL MOLISE al Ministro Schillaci e a chi, nella giornata odierna, ha annuito con gestualità convinta ascoltando più o meno attentamente le sue intenzioni. Condivisibile anche la posizione rispetto allo sbandierato “Decreto Molise” che, così come scompostamente annunciato nelle ultime settimane, non rappresenta la panacea di tutti i mali se non ci sarà la capacità (e la volontà) politica di attuare pratiche strutturali e strutturate sul territorio per superare le ragioni che hanno determinato lo sfascio della Sanità Molisana (e non solo). In questo contesto di grande gaudio, resta il rammarico nel dover constatare che le dichiarazioni ministeriali siano avvenute il giorno dopo quelle proposte da un altro autorevole deputato molisano -anch’esso espressione della maggioranza del governo nazionale – che in una sorta di caccia alle streghe, ha provato a semplificare la questione dei problemi legati alla sanità regionale, cercando improbabili colpevoli solo nelle parti politiche avversarie. Il Molise assiste da anni a spettacoli che ripropongono scarichi di responsabilità sulle diverse questioni e di certo non ha bisogno di nuovi consoli romani che giungono in loco a raccontare favolette per provare, probabilmente, a difendere posizioni di rendita e interessi, nemmeno troppo occulti, di chi ha voluto la loro presenza in loco e di chi ha sostenuto le loro campagne elettorali. Magari sarebbe necessario mettere in pratica, con azioni concrete, quello che noi diciamo da tempo e che oggi ha prospettato lo stesso Ministro della Salute.
Comunque, nel complesso della giornata inaugurale della “nostra” Università, va sottolineata con ottimismo la capacità di intervento dimostrata dagli attori locali: abbiamo apprezzato la verve del Magnifico Rettore Luca Brunese ma anche quella del Sindaco di Campobasso e, questa volta, è apparso efficace, almeno nelle intenzioni, anche l’intervento del Presidente della Regione. Tutti, sottolineando l’importanza della storia ormai quarantennale dell’Unimo, hanno tessuto con determinazione le lodi di una necessaria alleanza territoriale rispetto a questioni delicate e imprescindibili come quella sanitaria. Dalle parole ora bisogna passare ai fatti !!!
La manifestazione ha assunto una luce particolare grazie all’encomiabile prolusione dedicata all’etica di confine proposta dalla prof.ssa Abbate; da applausi infiniti sono stati gli interventi della rappresentante degli studenti, Francesca Antenucci e della delegata del Personale Tecnico Amministrativo, Benedetta De Lisi che, senza imbarazzi e timori di sorta, hanno evidenziato, oltre a problematiche relative alle categorie di appartenenza, tematiche di carattere generale riferite alla Sanità e all’autonomia differenziata.
La CGIL del Molise – come annunciato – tra qualche tempo sarà lieta di consegnare, qualora fosse ritenuto omaggio gradito, una tessera onoraria al prof. Schillaci se a fine mandato avrà contribuito a realizzare, per la nostra Regione, almeno la metà di quanto declamato all’Unimol.
Il Segretario Generale CGIL MOLISE
Paolo De Socio