La CGIL Molise accoglie con soddisfazione l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di
Campobasso della mozione curata dall’Osservatorio Repressione e presentata dal consigliere
Bartolomeo Terzano con la sottoscrizione da parte di altri esponenti della maggioranza, una
mozione che vede la Sindaca e la Giunta intraprendere iniziative urgenti contro l’approvazione del
DDL Sicurezza. Oltre ad essere un segnale politico importante deve e rappresenta una presa di
responsabilità nel mettere in atto azioni concrete per una contro narrazione oltre che urgente
anche obiettiva, giusta e no strumentale.
Il nostro appello quindi ad intraprendere le stesse azioni anche da altri Comuni molisani, tutto ciò
non ha nulla a che vedere con la sicurezza, che ribadiamo tutti e tutte ci auspichiamo, ma mira a
ridurre gli spazi e il confronto democratico e vuole imporre un unico pensiero. È repressione o
sicurezza e per chi o cosa il non poter difendere il proprio lavoro? Con il DDL Sicurezza se fai un
corteo per aver perso all’improvviso il lavoro e cadi nella disperazione vieni punito penalmente. È
insicurezza o sicurezza pubblica e per chi o cosa mettere nelle condizioni circa 300mila agenti di
avere più armi quando è noto che essere in possesso delle stesse spinge più facilmente ad
utilizzarle? Ricordiamo, come da molti già evidenziato, il fenomeno e i numeri dei femminicidi in
relazione al possesso di un’arma di ordinanza. È insicurezza il non permettere di acquistare una
scheda telefonica a una persona migrante in attesa del permesso di soggiorno punendo fra l’altro
anche il commerciante che dovesse venderla? Sembra ovvio che in questo modo si vadano ad
alimentare piuttosto traffici illeciti e insicuri. Possiamo parlare davvero di sicurezza nel punire
maggiormente chi vive un’emergenza abitativa dove spesso sono presenti fragilità come minori,
anziani o altre vulnerabilità oppure una maggiore sicurezza dovrebbe parlare di serie politiche
pubbliche per la casa?
Come il linguaggio popolare recita ‘nascondiamo la polvere sotto il tappeto’ basta che ciò è
funzionale a mantenere il silenzio e a proteggere il potere. Invece per quanto riguarda il sindacato,
la CGIL, insieme ad una rete compatta non ci sono mezze misure: il DDL Sicurezza va ritirato.
Abbiamo bisogno di politiche giuste su sanità, pensioni, salari, ambiente, istruzione, di un lavoro
dignitoso e anche di più onestà. I 5 quesiti referendari per i quali nel 2024 abbiamo raccolto 5
milioni di firme saranno una tappa importante per rivendicare parte di ciò di cui abbiamo bisogno
e che contribuiscono per quanto ci riguarda ad una maggiore sicurezza: stop ai licenziamenti
illegittimi; più tutele per le lavoratrici e i lavoratori delle piccole imprese; riduzione del lavoro
precario; più sicurezza sul lavoro; più integrazione con la cittadinanza italiana.
Sabrina Del Pozzo
Segretaria Confederale CGIL Molise