“Serve una vera terapia d’urto in favore del settore delle costruzioni. In Italia come in Molise.” È l’allarme e la richiesta al tempo stesso di Roberto D’Aloia, Segretario generale degli edili della UIL. “Il settore delle costruzioni ancora non riesce a mettersi alle spalle le difficoltà di dieci anni di profonda crisi. Se, a Roma come a Campobasso, si fosse creduto veramente in questo comparto, l’economia avrebbe potuto crescere allo stesso livello degli altri principali Paesi europei riportando l’Italia ai livelli pre-crisi. Al contrario, resta pesante l’eredità lasciata, fatta di un complessivo calo di circa 600mila occupati in Italia, ben oltre le 5000 nel solo piccolo Molise. Mentre in altri settori produttivi si va consolidando una pur timida ripresa, nell’edilizia si delinea un quadro assolutamente allarmante. Spiace che questo non sia avvertito dal Governo e dal Parlamento nazionali e che anche da noi, dalla nostra politica, non si colgano segnali di adeguata attenzione.”
Secondo la Feneal del Molise “serve una politica industriale per il settore con risorse vere e immediate che punti alla messa in sicurezza del territorio e alla riqualificazione urbana. Se pensiamo che il 65% delle nostre reti stradali risalgono agli anni ’60 e ’70 e solo il 10 % è stato sviluppato negli ultimi 25 anni, si comprende come su questo fronte è fondamentale attivare da subito un piano straordinario di manutenzione e potenziamento delle infrastrutture. Ora pare che qualcosa, anche per l’intervento dell’Assessore, anche in Molise si muova. Ma occorre essere ancor più decisi e determinati.” D’Aloia continua: “E accanto agli investimenti infrastrutturali ci vogliono regole certe, trasparenza e legalità negli appalti, ma è indispensabile velocizzare i tempi delle procedure per avviare le opere. “
“È necessario, poi, rilanciare il settore privato attraverso incentivi nell’ambito dell’efficentamento energetico, della rigenerazione urbana, dell’adeguamento sismico e della salvaguardia del nostro patrimonio artistico. Interventi indispensabili anche alla luce dei tragici eventi degli ultimi mesi che anche il Molise ha attraversato.”
D’Aloia incalza: “Il settore delle costruzioni da sempre è volano per la crescita di tutta l’economia. Quello che si fa per l’edilizia, in buona sostanza, è fatto per tutta la società, per ogni settore produttivo. Per questo vanno previste misure fiscali e contributive che sgravino lavoratori e imprese senza sacrificare il sistema dei bonus edilizi che hanno contribuito a tenere a galla il settore e che costituiscono l’unica vera prospettiva per il suo rilancio. Sperando bene per i contenuti della prossima Legge Finanziaria.”
Quello che gli edili della UIL vogliono è un settore fatto di qualità equalificazione, dove oltre all’eccellenza nelle tecniche dicostruzione sia strutturato il riconoscimento del valore e della qualità del lavoro. “Qualità significa anche sicurezza nei luoghi di lavoro. Occorre senza indugi contrastare la lunga striscia di tragedie personali e familiari. Odiose e intollerabili in quanto prevedibili. È evidente che questa battaglia va combattuta dai lavoratori insieme a imprese e istituzioni all’interno di un’idea complessiva di rilancio del settore.”
“Noi, Sindacati degli edili, siamo quelli che dialogano anche con gli imprenditori del settore. Ma al sistema delle imprese chiediamo maggiore coraggio e innovazione, abbandonando la logica degli espedienti per abbattere il costo del lavoro ricorrendo a forme di precarizzazione del rapporto di lavoro.”