La difesa delle fasce più deboli della società e la lotta alle diseguaglianze sono il terreno culturale, politico, programmatico e amministrativo che caratterizza l’operato delle forze progressiste e riformatrici, votate al cambiamento radicale dei processi di governo e al miglioramento della vita di milioni di persone. Da questi due punti cardini passa la possibilità di costruire una società più giusta e delle comunità migliori. Per questi motivi, negli anni della compressione dei diritti sociali e individuali e della diminuzione delle opportunità, credo sia necessario impegnarsi per cercare soluzioni concrete che vadano in direzione opposta alle politiche messe in campo fin ora a tutti i livelli amministrativi. Lavorando sempre secondo queste direttrici d’azione, ieri 20 novembre abbiamo conseguito due importanti risultati.
Il primo è stato l’approdo, punto terminale di un percorso duro e faticoso, nella piazza di Montenero, del camper dell’associazione Liberaluna Onlus, nell’ambito del progetto “IN RETE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE”. Un risultato utile oltre che per il suo carico simbolico, con il quale si è riaffermata l’importanza delle donne in tutti gli aspetti della vita sociale e la contrarietà ai fenomeni di violenza su di esse, anche per il suo apporto reale di presenza sul territorio montenerese, ormai inserito come Comune satellite del progetto richiamato pocanzi. Le donne di Montenero vittime di violenza fisica, psicologica ed economica, potranno da questo momento avvalersi di consulenza legale, psicologica, delle prime cure sanitarie e di molti altri servizi messi a loro disposizione gratuitamente, semplicemente chiamando il n. verde 800.642.367. Di questo risultato rivendichiamo la paternità, l’impegno e la costanza che abbiamo impiegato per raggiungerlo. Infatti, il 26 giugno di quest’anno, dopo aver già compiuto una serie di proposte sulle politiche di genere, presentammo una mozione (che allego per completezza d’informazione) votata all’unanimità del Consiglio che impegnava la Giunta ad aderire al progetto sopracitato. Mi preme per questo ringraziare a risultato realmente acquisito tutti i colleghi Consiglieri che hanno votato la nostra proposta, ma soprattutto il “Responsabile dell’Osservatorio del Progetto”, dott. Rossano Giannetti, la Consigliera di Parità provinciale, dott.ssa Giuditta Lembo e la Presidente dell’Associazione Liberaluna Onlus, Maria Grazia La Selva, per la vicinanza e l’apporto che ci hanno dato in questi mesi, affinché raggiungessimo questo importante obiettivo. Mi preme altresì aggiungere le mie congratulazioni alla dott.ssa La Selva per essere stata insignita in questi giorni, dal Presidente della Repubblica, dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica, per il lavoro svolto sulle politiche di genere. Vogliamo sottolineare che la migliore lettura di questo risultato sia in termini collettivi: da una parte come segno evidente che stiamo lavorando tutti nella giusta direzione e dall’altra come sprone per intensificare azioni di questo tipo, affinché si faccia sempre meglio.
Il secondo risultato concreto è stato quello di presentare, con tutti i Consiglieri di minoranza, un provvedimento (che inoltro per completezza d’informazione) che lasci il segno tangibile della lotta alle diseguaglianze nel mondo dell’infanzia, proponendo l’acquisto e l’installazione di giochi per disabili nelle diverse aree gioco del Comune. Lo abbiamo presentato ieri, in occasione della 28esima GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA, consci del fatto che in questi casi i piccoli gesti siano importanti almeno quanto i grandi programmi politico-amministrativi. Se la disamina della condizione del bambino nel mondo è profondamente diversa rispetto alle condizioni di nascita, infatti la maggior parte delle violazioni avvengono nei Paese poveri con presenza di conflitti, riteniamo ingiustificabile la disparità che alle nostre latitudini i bambini disabili hanno nei confronti dei loro coetanei normodotati rispetto al diritto di giocare e quindi, in fondo, di perseguire la propria felicità, vivendo un’infanzia sicuramente più dignitosa e rispettosa della loro condizione di bambino.
Nicola Palombo
Capogruppo Costruiamo il Futuro