«Abbiamo condotto una battaglia nell’esclusivo interesse della tutela del diritto alla salute dei molisani ed abbiamo vinto: la Corte Costituzionale ha sancito che il presidente della Regione può essere commissario ad acta della sanità».
Così, in una nota, il presidente della Regione Molise, Donato Toma, commenta la Sentenza n.247 della Corte costituzionale con cui è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 25-septies del decreto legge 23 ottobre 2018, n. 119 (Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria), convertito, con modificazioni, nella legge 17 dicembre 2018, n.136.
«Avevamo ragione nel merito e nel metodo: la norma è incostituzionale e non poteva essere inserita nel decreto legge in questione. Adesso la partita passa al Patto per la salute, che dovrà prevedere l’obbligo di nominare il presidente di Regione quale commissario ad acta ma, ancor di più, riformare l’istituto del commissariamento e dell’uscita dallo stesso. Grazie a chi ha combattuto con noi questa battaglia. Siamo pronti a recuperare il tempo perduto finora e ad attuare il nostro Piano di risanamento, ed efficientemente, della sanità molisana».