Coronavirus/ Testamento e Vacca (M5S): nuove risorse fondamentali per combattere disparità digitale

“Aver impresso un’accelerazione all’attivazione della didattica a distanza è stato decisivo per garantire la conclusione dell’anno scolastico e non abbandonare milioni di giovani, ma è anche vero che si tratta di uno strumento ancora in rodaggio. Rispetto al punto di partenza è stata fatta moltissima strada, e per questo bisogna fare un plauso al Miur, grazie ad un costante potenziamento della didattica a distanza. Se nel decreto Cura Italia si sono stanziate risorse per rafforzare strumenti digitali e per mettere computer a disposizione degli studenti meno abbienti, oggi abbiamo chiesto al ministro Azzolina come intendesse procedere per
ridurre ulteriormente il divario digitale che ancora permane nel Paese: troppi sono ancora gli
studenti vittime del gap territoriale e che non accedono alla didattica a distanza.


Siamo soddisfatti per la risposta del ministro che ha previsto ulteriori 80 milioni di euro a valere
sulle risorse PON destinati proprio all’acquisto di pc, tablet e dispositivi per la connessione internet, dedicati alle scuole del I ciclo. Si lavora tutti insieme nella giusta direzione, per non lasciare nessuno indietro” Lo dichiarano in una nota congiunta Rosa Alba Testamento e Gianluca Vacca, deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, a margine del question time nel quale hanno interrogato il ministro Azzolina.


“Grazie anche all’enorme sforzo messo in campo da docenti, studenti e famiglie, la scuola italiana ha mostrato una grande resilienza all’emergenza coronavirus mettendo in campo forme alternative alla didattica frontale. La comunità educante del Paese sta dando una grande prova di se stessa e ci deve essere motivo di orgoglio nazionale”, aggiungono i deputati.

“Da sempre siamo per una scuola pubblica e di qualità. Ci batteremo come MoVimento 5 Stelle
affinché si azzerino nel Paese anche le diseguaglianze ed iniquità digitali in modo da garantire pari diritto a tutti gli studenti, indipendentemente dal luogo in cui vivono e dal reddito familiare”, conclude la nota.

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