Per evitare che la catena dei contagi sfugga di mano serve mantenere il «massimo rigore». E dobbiamo aspettarci di essere a casa «anche il primo maggio». Lo afferma il capo del dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli.
La cosiddetta ‘fase 2’ di convivenza con il coronavirus potrebbe iniziare a metà maggio, anche se al momento non c’è alcuna certezza – ha spiegato il capo della Protezione Civile ricordando che se si faranno tamponi a tappeto, indagini sierologiche e demoscopiche sulla rete di contagi, spetterà agli esperti del comitato-tecnico scientifico deciderlo. E su questo si sta già lavorando. Cautamente infatti Borrelli afferma: ” Non vorrei dare delle date, però da qui al 16 maggio potremo aver dati ulteriormente positivi che consigliano di riprendere le attività e cominciare quindi la fase 2″.