Finalmente è terminata questa lunga fase congressuale che ha visto impegnati, in Molise, a vario titolo centinaia di militanti e dove sono stati rinnovati tutti gli organismi del partito dai Segretari di circolo cittadino a quelli di Federazione, alle componenti delle varie Assemblee e per finire alla elezione del Segretario Nazionale. Oggi il Partito Democratico, con il Segretario neo-eletto, festeggia la grande partecipazione alle primarie con quasi 3 milioni di italiani e in un momento dove l’antipolitica è la parola d’ordine, per il PD è un grande successo in quanto è riuscito, ancora una volta attraverso questo strumento, a riavvicinare ed a far partecipare i cittadini nelle scelte dei ruoli di vertice del partito.
Nel nostro circolo hanno partecipato 303 elettori, in numero superiore rispetto ai registrati nelle scorse primarie di coalizione, con un risultato definitivo che ha visto assegnare a Renzi 180 voti, a Cuperlo 95 e a Civati 27, in linea con il dato nazionale.
Potevamo fare di più, ma il senso critico di questi ultimi mesi, soprattutto da parte mia, nei confronti di un partito che non si confronta con i rappresentanti del territorio, non dà sfogo alla base, non chiarisce la posizione dei 101 che non hanno votato Prodi a Presidente della Repubblica, stando lontano a chi invece, quotidianamente, si spende per cercare di raggiungere degli obiettivi, ha limitato questa partecipazione ed ha consentito, a mio parere, un ribaltamento del risultato tra le due fasi di votazione.
Questo, però, non vuol dire che non siamo soddisfatti, tutt’altro, considerando le sfide a cui saremo chiamati, Europee e comunali, e questo risultato ci spinge a proseguire e ad andare avanti, continuando quanto fin qui messo in campo e occupandoci sempre di più di tutte quelle problematiche legate al lavoro, alla legalità e alla tutela del territorio.
Certo il voto dato l’8 dicembre meriterebbe, per le dichiarazioni fatte in quei giorni da esponenti di partito non appartenenti al PD, un approfondimento maggiore ed una analisi più attenta. Per il prossimo futuro ci sarà bisogno di limitare bene lo steccato entro il quale si devono muovere i soggetti abilitati a fare certe scelte, non consentendo ad apparati lontani dalle idee del Pd di poter mettere in discussione un percorso basato sulla democrazia e confronto interno.
Anche a Campomarino durante la fase del voto abbiamo dovuto applicare la direttiva del presidente della Commissione regionale negando la possibilità di votare a tre assessori dell’amministrazione che oggi governa nella nostra cittadina in quanto appartenenti ad un gruppo consiliare diverso e contrapposto al Partito Democratico; democrazia si, ma sempre nel rispetto delle regole.
Un caloroso ringraziamento a tutti quei militanti, iscritti e simpatizzanti che mi hanno aiutato affinché non ci fossero intoppi. e che hanno fatto sì che tutto filasse liscio e che hanno sacrificato una giornata di festa, consentendo la massima partecipazione a questa fase delicata per il futuro dell’Italia.
Porgo gli auguri di buon lavoro ai neo eletti componenti dell’Assemblea nazionale ed al nuovo segretario nazionale del Partito Democratico Matteo Renzi, inviando loro, per quanto possibile un messaggio: questa elezione deve rappresentare per tutti noi un segnale forte per far ripartire il progetto di una Italia riformista, che pensa ad una Europa unita ed avendo questioni sociali da risolvere quali il lavoro, la crescita, l’equità sociale, la questione morale.
Vincenzo Cordisco
Segretario circolo e
Capogruppo Partito Democratico
Campomarino