L’inizio della stagione irrigua per il Consorzio di bonifica della Piana di Venafro è prevista al 1 maggio, quest’anno però già da marzo il Consorzio – preso atto della mancanza di precipitazioni – si è attivato per anticipare l’apertura e il 19 marzo. E tramite nota inviata al competente Servizio idrico integrato dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici ha chiesto l’autorizzazione ad attingere acqua dal fiume Volturno, autorizzazione giunta in data 2 aprile.
Nel frattempo, il Consorzio ha anche avviato il procedimento di verifiche dello stato delle condotte e ha posto in essere quanto necessario ai fini dell’assunzione degli operai (per i quali si è provveduto al recupero dei dispositivi di protezione individuale), per il riempimento delle vasche di attingimento e soprattutto per organizzare la riparazione di una importante rottura della condotta principale rilevata nelle vicinanze della vasca di laminazione di Ripaspaccata.
A breve, nel giro di un pochi giorni, i consorziati saranno quindi in condizione di irrigare.
“I fatti – dichiara l’assessore Nicola Cavaliere – sono questi, così come sono ben note in materia le competenze. È doveroso fare chiarezza e ricordarlo anche a un consigliere regionale del posto, molto attivo e puntuale sui social, che purtroppo per lui ha confuso l’assessorato all’Agricoltura con quello dei Lavori pubblici. L’autorizzazione per l’anticipo della stagione – mi pare giusto ribadirlo a chi ha addirittura ricoperto in passato la carica di presidente dello stesso Consorzio e quindi dovrebbe saperlo bene – spetta a quest’ultimo”.
“Premesso ciò, – chiarisce Cavaliere – i tempi sono stati comunque ristretti e la risposta della struttura dei Lavori pubblici efficace, senza dimenticare poi che le piogge delle ultime settimane hanno per fortuna migliorato la situazione”.
“Ora l’importante – conclude – è continuare a lavorare seriamente per tutelare l’interesse degli agricoltori alla luce della grave emergenza che stiamo vivendo. L’auspicio è che ognuno faccia sua parte, in maniera costruttiva, concreta e di certo non strumentale”.