Il Consiglio regionale ha provveduto ad approvare con voto espresso all’unanimità dei presenti -non hanno partecipato al voto tutti i Consiglieri dei gruppi di minoranza che ad inizio di seduta, prima di abbandonare i lavori, hanno fornito opportuna motivazione- la proposta di Piano del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise presentata dalla Giunta regionale.
Ha illustrato all’Aula il provvedimento il Presidente della Terza Commissione, Roberto Di Baggio, che ha ricordato come l’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, nel 2010, con una Delibera del Consiglio Direttivo, adottò la proposta di Piano che trasmise alle varie regioni interessate. Seguì un lungo periodo di riflessioni, incontri, valutazioni fino a giungere all’anno 2020, allorquando lo stesso Ente Parco, come Ente proponente, evidenziò di dover attivare la procedura di VAS nel rispetto del Decreto Legislativo 52/2006, procedure straordinaria che doveva ricomprendere tutti i territori delle diverse regioni coinvolte.
Nel novembre 2020 -ha aggiunto Di Baggio- le tre Regioni – Abruzzo, Lazio e Molise – hanno firmato un Protocollo d’Intesa finalizzato appunto ad intraprendere la procedura di VAS, affidando alla Regione Abruzzo al ruolo di capofila per il coordinamento delle procedure.
Concluse tutte le procedure e le attività di ascolto previste dalla normativa di settore, nel gennaio 2024, la Giunta regionale del Molise ha adottato il Piano inviandolo al Consiglio regionale per l’approvazione definitiva. Di conseguenza la Terza Commissione permanente -ha ricordato ancora Di Baggio- ha tempestivamente ha iniziato l’esame, svolgendo diverse audizioni con le Associazioni interessate, con l’Ente Parco e con i Dirigenti e funzionari della struttura regionale competente. L’organismo consiliare, concluse le sue valutazioni, ha provveduto ad esprimere (all’unanimità dei suoi componenti) parere favorevole al testo proposto.
Il Piano -ha concluso Di Baggio- è frutto di un combinato lavoro di analisi del patrimonio, indagini idrogeologiche e forestali oltre che recepimento dei protocolli di intesa stipulati con i comuni che rientrano nell’area, dopo un lungo raffronto e di approfondimento e condivisione delle diverse esigenze, puntuali e per macroaree, emerse nella fase istruttoria e dibattimentale.