Hanno beneficiato di tutto il tempo a disposizione, ma nel centro sinistra sia campobassano che termolese i leader di coalizione hanno espresso i loro uomini nel concorsone delle primarie per la scelta del candidato sindaco.
A Campobasso, dopo giorni di attesa e di riunioni varie, il gruppo di Frattura ha calato l’asso, sul foto finish, individuando nell’avvocato Mariano Prencipe l’uomo di punta.
Il giovane legale, amico di Danilo Leva, penalista dello studio di Salvatore di Pardo, avvocato difensore della famiglia Patriciello e ottimamente visto da Pierpaolo Nagni, incarna al massimo tutte le potenzialità della giunta Frattura.
Gli altri competitor alle primarie, dunque, avranno un bel da fare per fronteggiare colui che personifica diversi poteri politici ed economici.
Ad esempio, Massa e Battista, guardano allo stesso pubblico e la loro duplice candidatura non farà che distogliere consensi l’uno dall’altro.
Bibiana Chierchia, unica donna, dal suo canto, proseguirà la campagna elettorale con il sostegno di Sel e di qualche opinion leader della sinistra più radicale che non vede Mariano Prencipe di buon occhio.
L’area civica, invece con Libertucci e Colucci, offrirà spazio a quei cittadini che non apprezzano nessuna delle candidature standard e imposte dai partiti tradizionali, così come il guerriero Giovanni Muccio che si butta nella mischia anche in questa competizione.
Candidatura estemporanea, infine, quella di Michele Durante che ha avuto l’abilità di tenere la sua intenzione di gareggiare nascosta fino a qualche minuto prima dei termini e che sembra mettere la parola fine all’alleanza con Massimo Romano e Costruire democrazia, ultimamente piuttosto vicini a Michele Iorio ed al centro destra.
Assetti consolidati e scenario delineato dunque nel capoluogo, dove, e non ce ne voglia nessuno, l’uomo da battere è Mariano Prencipe sostenuto da Frattura e Co., benedetto da Ruta, Leva e Patriciello.
A Termoli, invece, l’aria risulta essere ben più confusa, con sei candidati un po’ più autonomi e tra i quali Frattura ancora non sceglie il suo ariete.
Dopo l’abbandono di Marinucci che andrà in autonomia sostenuto da due liste civiche, troviamo Oscar Scurti che ha in Laura Vennittelli il suo più grande sponsor, il commercialista Michele Giuliano, provenienza Democratica, Simone Coscia, sostenuto da Sel e dalla sinistra, Antonio D’Ambrosio proposto e candidato dall’Idv ma che comunque ha la forza catalizzatrice di avvicinare qualunque elettorato, Antonio Russo, capogruppo uscente del Partito Democratico e molto vicino a Francesco Totaro e l’avvocato Angelo Sbrocca, proposto da Vittorino Facciolla e molto in vista nella città adriatica, considerata anche la sua parentesi amministrativa nell’era Greco.
Questi i sei “ingredienti” delle primarie termolesi, che, a differenza del capoluogo, non vedono come detto l’espressione fratturiana definitiva.
Qualche supplemento di riflessione forse è dettato dal fatto che una qualunque scelta andrebbe contro un alleato di governo, considerata la presenza di D’Ambrosio e Sbrocca che comunque sono espressione di due assessori regionali.
Senza dimenticare Antonio Russo che sulla città comunque possiede un ottimo “grip” sociale e che può contare su rapporti solidi e significativi con il tessuto socio economico della città.
Quindi al via le danze in questa settimana che si preannuncia fredda come clima ma che invece registrerà temperature alte negli ambienti politici..intanto la Giunta Regionale resta sempre quella..