La Consigliere regionali di maggioranza: Paola Matteo e Filomena Calenda, alla luce del DDL presentato a Palazzo Madama a Roma, lo scorso 25 settembre 2018,che prevede la nascita di una Commissione Bicamerale sui diritti della donna e sull’uguaglianza di genere, plaudono all’iniziativa delle Senatrici e condividono la proposta dell’Autorità per i diritti e le pari opportunità della Regione Molise Giuditta Lembo, di istituire presso il Consiglio regionale molisano una Commissione consiliare atta a monitorare la parità’ di genere, segnalando ostacoli e impatti concreti che ancora oggi impediscono la piena affermazione dell’uguaglianza di genere sostanziale.
La Commissione andrebbe anche a verificare la reale attuazione delle norme costituzionali e l’attuazione del principio di uguaglianza di genere nell’ambito delle proposte legislative del Consiglio, di promuovere iniziative volte alla rimozione di ogni ostacolo che impedisce l’uguaglianza tra uomo e donna, di valutare l’impatto sulle leggi regionali dei principi di uguaglianza. Secondo la Consigliera Matteo ” La nuova Commissione potrebbe essere utile per analizzare eventuali errori compiuti in passato e correggerli nel corso di questa legislatura.
La Commissione potra’ incidere sulle analisi, potra’ fare proposte importanti parlando direttamente ai cittadini e le cittadine, potrà monitorare, proporre e sollecitare il Governo regionale affinchè si intervenga urgentemente sulle questioni quali occupazione femminile, salute della donna, rappresentanza di genere in politica. La Consigliera prosegue “Il rispetto delle differenze si avrà solo quando verranno attuate in pieno le norme contenute nelle numerose leggi esistenti che offrono già molti strumenti per raggiungere tali obiettivi”. Afferma la Consigliera Calenda “E’ positivo cominciare una nuova legislatura con una Commissione ad hoc.
Voglio piu’ donne con ruoli esecutivi, non basta che la donna ci sia, serve che conti di più. Ritengo importante coinvolgere anche la componente maschile in iniziative come questa per comprendere anche quanti di loro sono veramente convinti che la parità di genere sia una conquista comune e che le donne siano un valore aggiunto come spesso ripetono quando prendono parte al dibattito sulla questione femminile!”
Le Consigliere regionali sono convinte che la nascita di una Commissione consiliare possa garantire, in maniera specifica, che nessun provvedimento emanato dal Consiglio regionale, possa celare un discrimine legato all’essere uomo o donna. La Commissione potrà quindi occuparsi di eguaglianza di genere monitorando i tanti aspetti negativi che ancora oggi discriminano le donne quali: il divario salariale, la povertà femminile, la sottorappresentanza delle donne nei processi decisionali, gli insufficienti servizi all’infanzia e alla famiglia, la tratta degli esseri umani, la maternità e la salute. L’impegno deve essere comune, perché il raggiungimento della parità è un diritto com’è un dovere garantirlo.