Al via in Molise una nuova fase di mobilitazione della Coldiretti. Dopo l’intesa attività sindacale che ha visto imprenditori agricoli e zootecnici aderenti all’Organizzazione, fra cui anche centinaia di molisani, manifestare a Bruxelles, al Brennero fino ad arrivare nei giorni scorsi nei porti di Bari e Salerno, Coldiretti Molise annuncia due imminenti assemblee provinciali, il 10 ad Isernia e l’11 a Campobasso. Nel corso dei due incontri la dirigenza deciderà le prossime azioni sindacali da intraprendere a tutela del settore.
Cinghiali, misure a superfice, Consorzi di Bonifica e canoni idrici, ma anche danni da maltempo, come ad esempio quelli da peronospora che lo scorso anno ha azzerato la produzione di uva, fra gli argomenti che terranno banco. “Nelle nostre Assemblee dei Dirigenti – ha annunciato il Presidente regionale di Coldiretti, Claudio Papa – valuteremo e decideremo le azioni sindacali da attuare a breve nella nostra regione. Non possiamo più restare a guardare – ha aggiunto – mentre le nostre imprese chiudono nella completa indifferenza delle Istituzioni regionali”.
L’emergenza più grave è di certo quella dall’invasione dei cinghiali (in regione se ne contano oltre 40mila) “che – ha spiegato Papa – distruggono i raccolti, la biodiversità e costituiscono un grande problema anche per l’incolumità dei cittadini, causando incidenti stradali e spingendosi sempre più nei centri abitati”.
Un problema che si aggrava con il rischio di diffusione della Psa (Peste suina africana) di cui i cinghiali sono i maggiori vettori. Dunque un problema, questo dell’aumento incontrollato dei cinghiali, che va risolto al più presto attraverso l’adozione di un “piano straordinario” per la gestione ed il contenimento della fauna selvatica come previsto dal Decreto interministeriale del 13 giugno 2023.
Interventi urgenti e forte assunzione di responsabilità politica servono, inoltre, contro il proliferare di parchi eolici e fotovoltaici che troppo spesso, ha sottolineato il Direttore regionale dell’organizzazione, Aniello Ascolese, “rubano suolo fertile vocato a produzioni di eccellenza, causando forti distorsioni del mercato fondiario a causa delle interferenze di società finanziarie collegate a multinazionali dell’energia”.
Di estrema importanza è inoltre il tema dell’utilizzo corretto delle risorse idriche, specie in un periodo come questo caratterizzato da cambiamenti climatici con eventi estremi e una sempre più diffusa siccità. In tale ambito grande attenzione va riservata alla distribuzione della risorsa. In tale ambito ricordiamo la pesante esposizione debitoria del Consorzio di Bonifica “Basso Molise” che va affrontata con determinazione, come pure le bollette dei canoni idrici a carico delle aziende zootecniche che non tengono assolutamente conto delle realtà aziendali.