“Un forte apprezzamento e un sentito plauso alla magistratura e alle forze dell’ordine per i risultati della maxi operazione ‘Transumanza’, condotta dalla Guardia di Finanza di Pescara, diretta e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di L’Aquila, in riferimento alla truffa dei pascoli ‘fantasma’ che ha coinvolto numerose imprese agricole ed Enti tra Abruzzo, Puglia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Campania”. Questo il commento del presidente di Coldiretti Molise, Claudio Papa, rispetto all’operazione delle Fiamme Gialle che stanno indagando anche sul coinvolgimento della “mafia foggiana”. “Non possiamo che ribadire la nostra ferma condanna – aggiunge Papa – rispetto a questi gravi reati e confermare l’impegno che da anni vede Coldiretti in prima linea nel combattere il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel settore agricolo”.
“La mafia dei pascoli – sottolinea Papa – è un fenomeno criminoso che nuoce alle aziende, agli allevamenti e alla nostra economia che, ancora oggi, si riconosce nell’onestà delle aziende zootecniche che continuano una tradizione millenaria con sacrificio e passione. Un malaffare che alimenta il business delle agromafie che in Italia vale 24,5 miliardi di euro con una crescita che sembra non risentire della stagnazione dell’economia italiana e internazionale”.
E’ necessario, secondo la Coldiretti, garantire la legalità a tutela degli agricoltori e degli allevatori che lavorano onestamente e che sono direttamente ed indirettamente penalizzati da questo e dai diversi fenomeni di illegalità che colpiscono il settore agroalimentare.
“Coldiretti – conclude Papa – si batte da anni per contrastare il fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata anche attraverso la costituzione dell’Osservatorio nazionale sulle agromafie, il cui comitato scientifico è presieduto dal procuratore Gian Carlo Caselli. Tutelare gli allevatori significa anche difendere i presidi delle nostre montagne ed evitare lo spopolamento e l’abbandono delle zone più marginali; inoltre, i pascoli sono fondamentali per salvaguardare le eccellenze produttive legate alla nostra storia e alle nostre tradizioni, con risvolti positivi anche per il settore turistico”.