Coldiretti Molise stima positivamente l’approvazione, da parte del Senato, del cosiddetto decreto Asset (che dovrà essere convertito in legge dalla Camera entro il 9 ottobre) grazie al quale, per i danni subiti da attacchi di peronospora alle produzioni viticole, stanzia sette milioni di euro per l’anno 2023, rispetto al milione di euro precedentemente previsto. La notizia è stata tempestivamente comunicata dal senatore Costanzo Della Porta che, anche in virtù della sua diretta appartenenza al territorio maggiormente colpito dalla calamità, si è fatto promotore fin dal primo insorgere dell’emergenza “peronospora” delle istanze degli imprenditori viticoli sollecitando, insieme agli altri parlamentari, fra cui la deputata Elisabetta Lancellotta, il Governo a dare rapidamente risposte concrete al settore.
“Con questo decreto – afferma Coldiretti – le aziende viticole danneggiate potranno contare su un primo concreto aiuto dopo gli ingentissimi danni che, in larghe aree della regione, ha ridotto quasi a zero la produzione di uva”.
Per avere un’idea della portata del danno economico subito dai viticoltori basta prendere ad esempio i dati di due fra le più grandi cantine sociali del Basso Molise, ovvero la Cantina San Zenone e la Cantina Cliternia, cui convergono le uve di numerosi soci del Basso Molise. Queste strutture, infatti, registreranno una perdita di oltre 150mila quintali di uva. Scendendo, poi, più nel dettaglio, solo in Basso Molise il danno economico è quantificabile in circa 10 mln di euro (mancheranno circa 200mila quintali di uva rispetto allo scorso anno) che salgono a 15 mln se si considera la produzione stimata per l’intera regione.
La conseguenza sarà che le cantine come pure i singoli produttori dovranno affrontare il prossimo anno i medesimi costi strutturali, a cominciare da quelli del personale per finire a quelli per l’energia, senza poter contare sul reddito proveniente dalla commercializzazione del prodotto vinificato.
Il danno economico si ripercuoterà, quindi, sull’intero comparto che, vedendo quasi azzerata la produzione, non avrà forza economica per rimanere in campo.
Per evitare tale evenienza si dovrà ricorrere ad onerose anticipazioni bancarie, nonostante l’eventuale abbattimento di parte degli interessi passivi a carico delle imprese che sarebbero impossibilitate ad offrire garanzie, in assenza della produzione.
Inoltre, deve considerarsi che l’abbattimento dell’attuale tasso di riferimento si attesterebbe intorno al 2%, a fronte di un tasso effettivo che arriva a segnare il 6%, con il risultato che le aziende dovrebbero corrispondere, sulle operazioni creditizie, un differenziale non inferiore al 4%.
“Adesso – conclude il Direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – facciamo appello all’Assessore all’Agricoltura, Salvatore Micone, affinché vengano sollecitate ed accelerate le procedure necessarie a predisporre la declaratoria di eccezionalità dell’evento che consentirà al Governo di eseguire il riparto delle somme per regione e, quindi, darà diritto agli imprenditori danneggiati di poter accedere, sia pure in parte, alle misure risarcitorie”.